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Ноябрь
2024

Superare la geopolitica e la guerra: conferenza internazionale online dello Schiller Institute

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Non è esagerato affermare che il mondo sta vivendo la crisi più profonda della storia, se non altro perché l’escalation di qualsiasi conflitto regionale in una guerra globale, con l’uso quasi certo di armi nucleari, porterebbe all’annientamento della specie umana.
L’esito delle elezioni presidenziali statunitensi, qualunque esso sia, non può eliminare questo pericolo. Se da un lato esso potrà cambiare aspetti della crisi, dall’altro è improbabile che metterà in discussione le sue ragioni di fondo, ossia gli assiomi errati della geopolitica. Inoltre, per i prossimi tre mesi, coloro che controllano l’attuale amministrazione Biden rimarranno al potere. Poiché i risultati finali delle elezioni saranno annunciati dopo la chiusura della nostra redazione, li analizzeremo nel prossimo numero. Le implicazioni della nuova presidenza e del nuovo Congresso saranno esaminate a fondo anche alla prossima conferenza dello Schiller Institute dell’8-9 dicembre.
Il 30 ottobre, il Commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha pubblicato su X la lettera spedita al Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, preceduta dalla seguente introduzione: “Oggi, mentre guardiamo i volti dei bambini di Gaza, alcuni dei quali sappiamo che moriranno domani, l’ordine internazionale basato sulle regole si sta sgretolando in una ripetizione degli orrori che spinsero alla creazione delle Nazioni Unite e in violazione degli impegni presi per evitare che si ripetano”. Questo parallelo storico è un’accusa cruda, ma chi potrebbe contestarla?
In Europa, quell’“ordine basato sulle regole”, rappresentato dalla Commissione europea, sta cercando di effettuare un’operazione di “cambio di regime” contro il Primo ministro democraticamente eletto dell’Ungheria, Viktor Orbán, per essersi rifiutato di obbedire a quello stesso ordine. Al contempo, esso sostiene che l’Ucraina starebbe facendo progressi verso il soddisfacimento dei prerequisiti per entrare nell’UE, nonostante l’annullamento delle elezioni, la messa fuori legge dei partiti di opposizione e delle confessioni religiose non “normalizzate”.
Si può davvero credere che la Russia sia “isolata”, quando ha appena ospitato gran parte della “Maggioranza Globale” a Kazan, per impegnarsi in piani di sviluppo a lungo raggio? Non sono forse gli Stati Uniti ad essere stati “isolati” in una serie di recenti votazioni da parte della quasi unanimità dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite?
Il mancato superamento del male della geopolitica, che ha portato a due guerre mondiali nel XX secolo, continuerà a dividere il mondo in due blocchi separati, una NATO globale da una parte e una Maggioranza Globale BRICS-Plus dall’altra. In questo caso, ci troveremo di fronte non solo al caos economico, ma anche al pericolo immediato di una conflagrazione nucleare globale.
L’ovvia via d’uscita è che le nazioni occidentali entrino in una modalità di cooperazione con questa crescente Maggioranza Globale, invece di cercare di sottometterla. Se l’Occidente si unisse ai BRICS e aiutasse il Sud globale a industrializzarsi, non solo metterebbe fine alla competizione geopolitica, ma inizierebbe anche a superare la crisi dei migranti sviluppando i Paesi da cui molti di essi stanno fuggendo. Per rendere tutto ciò possibile, è necessario creare una nuova architettura internazionale di sicurezza e sviluppo.
Tutti questi temi saranno affrontati nella conferenza online dello Schiller Institute, che si terrà l’8 e il 9 dicembre, appena un mese dopo l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, con la partecipazione di esperti internazionali impegnati a realizzare un ordine mondiale di pace e sviluppo.

Non mancate!
8-9 dicembre 2024, dalle 14:00 alle 22:00 circa
. Ulteriori informazioni sul programma e una pagina di registrazione saranno presto disponibili sul sito https://schillerinstitute.com/.