Studenti del Malignani minacciati e rapinati durante la ricreazione, indaga la polizia
Studenti del Malignani di Udine rapinati dei soldi che avevano in tasca da quattro giovani che li hanno accerchiati, intimiditi e così indotti a consegnare i contanti mentre si trovavano, nei minuti della ricreazione, all’interno del cortile dell’istituto o mentre stavano per entrare in aula.
In un caso un trentina di euro. In un altro solo cinquanta centesimi o un paio di euro. È successo lunedì 4 novembre, appunto a più riprese, sia poco prima dell’inizio delle lezioni, attorno alle 8 meno dieci, sia verso le 11.50. E non era la prima volta.
Secondo le informazioni raccolte dalla direzione scolastica, era già successo anche all’inizio dell’anno scolastico, anche nell’area poco distante del Terminal studenti di piazzale Montalcini. Adesso la sorveglianza è stata potenziata e sugli episodi sta indagando la polizia.
A raccontare che cosa successo è lo stesso dirigente scolastico Oliviero Barbieri, che ha già convocato i rappresentanti degli studenti per poter parlare con loro dell’accaduto e per invitarli a diffondere tra tutti gli studenti un appello molto chiaro sulla necessità di segnalare tempestivamente eventuali accadimenti del genere. «Ciò che più ci preoccupa – ha sottolineato il preside – è che sia accaduto a ricreazione e negli spazi della scuola. Quattro giovani dall’età apparente di circa vent’anni, hanno isolato dei ragazzi di prima e, con delle minacce, si sono fatti consegnare i soldi. È successo sul retro della scuola, dove c’è un ampio giardino. C’è anche una parte coperta, conosciuta come “zona spalti”, tra campi sportivi, di pallamano e tennis. Lunedì era una bella giornata e tantissimi ragazzi erano usciti per la ricreazione, c’erano pure i docenti di sorveglianza. Nonostante ciò, i quattro hanno accerchiato prima due ragazzini, poi un altro. E uno era stato avvicinato anche prima dell’ingresso a scuola».
Come spiega lo stesso dirigente, già nelle scorse settimane, si erano verificati altri allarmanti episodi dello stesso tipo alla stazione dei bus del Centro studi. «In quell’occasione – riferisce ancora Barbieri – avevamo informato la polizia, gli studenti vittime di tali azioni erano anche di altri istituti vicini al nostro, credo dello Zanon e dello Stringher. Ma gli episodi erano avvenuti all’esterno delle scuole, vicino al centro commerciale che c’è accanto al terminal studenti».
Dopo essere stato minacciato e derubato, uno dei ragazzi ha chiamato il 112. Poi, tra il pomeriggio di lunedì 4 e la mattinata di martedì 5 novembre, tutti e quattro gli studenti rapinati sono stati sentiti dai responsabili dell’istituto che hanno quindi provveduto a inviare un’informativa alla polizia.
Gli agenti della Squadra volante, nel frattempo, avevano già fatto un sopralluogo a scuola e, in particolare, nelle aree in cui sono avvenuti gli episodi (dove non ci sono telecamere).
«Nella parte posteriore della scuola – sottolinea ancora il dirigente Barbieri – c’è un cancello, ma è molto basso e si può facilmente scavalcare. Dopo gli episodi in questione, abbiamo subito rafforzato la vigilanza all’esterno, con la presenza di più insegnanti durante la ricreazione. Ho anche convocato i rappresentanti degli studenti per istruirli su cosa fare eventualmente e per chiedere a tutti di avvisare subito. È importante – conclude il preside – che i ragazzi stiano attenti, che stiano preferibilmente in gruppo e che segnalino. Ora attendiamo i risultati delle indagini di polizia».