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Ноябрь
2024

Cure termali, esaurito il fondo per i rimborsi. Federalberghi: «A rischio 600 lavoratori»

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«L’esaurimento del budget stanziato dallo Stato per i rimborsi delle cure termali erogate rischia di ripercuotersi violentemente sul mondo del lavoro. Sono a rischio cassa integrazione, per questi due mesi finali dell’anno, ben 600 operatori». A lanciare l’allarme è Emanuele Boaretto, presidente nazionale di Federalberghi Terme.

Boaretto ha scritto in queste ore a Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza Stato-Regioni, per chiedere che la questione rimborsi venga immediatamente approfondita.

Il fatto che nel bacino termale euganeo siano già stati esauriti i 19.611.922 euro previsti come rimborso delle cure erogate con l’impegnativa dagli stessi albergatori ha messo in ginocchio la novantina di hotel del territorio.

«A novembre e dicembre saremo costretti a far pagare per intero i cicli di fanghi e inalazioni, che non costeranno quindi più per il cliente i canonici 55 euro dell’impegnativa (3,10 euro per chi ha l’esenzione), bensì mediamente 390 euro complessivi per chi effettua i fanghi, 120 euro per chi fa le inalazioni. È chiaro che pochissimi faranno le cure in questi ultimi due mesi dell’anno. Sicuramente rinvieranno i cicli a gennaio, quando le cure torneranno ad essere rimborsate e quindi convenzionate».

La ripercussione sarà anche per i dipendenti. «Saremo costretti a lasciare in cassa integrazione i fanghini e gli operatori, in quanto per loro non ci sarà lavoro. Stiamo parlando di almeno 600 persone, ma rischiano di essere anche di più, dato che gli hotel mediamente hanno dai 4 ai 15 operatori sotto contratto. Allora chiediamo che venga fatto uno sforzo e che si prevedano misure urgenti con le quali si vadano a stanziare dei fondi extra per il rimborso delle cure anche negli ultimi due mesi. Allo Stato la cassa integrazione rischia di pesare paradossalmente di più di un’eventuale erogazione aggiuntiva di fondi».

Ma dove andare a raccattare questi soldi? «Ci sono destinazioni turistiche che arrivano a fine anno avanzando parecchi soldini. Si vada ad attingere da lì, premiando quindi le destinazioni virtuose, che erogano molti fanghi e inalazioni. Oppure ci sono ancora i 18 milioni di euro avanzati dal bonus terme, che sono fermi in Invitalia. Si sblocchino. I soldi ci sono, sono rivolti ai trattamenti sanitari».

In termini di sostegno al settore, Federalberghi interviene anche sulla Legge di bilancio 2025 che sta per approvare il Governo Meloni. Aiuti a donne incinte, aumenti contrattuali ed esenzione fiscale sui premi di produttività: questa la boccata d’ossigeno per il settore termale.

«Ci sarà per il datore di lavoro un abbassamento, dal punto di vista fiscale, dei costi del lavoro per i redditi fino a 40 mila euro, conseguente anche all’innalzamento medio di 200 euro degli stipendi dato dal rinnovo di molti contratti», spiega Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme. «È stato parzialmente affrontato anche il tema della conciliazione vita-lavoro prevedendo soprattutto per le madri lavoratrici agevolazioni contributive e finanziarie. Sono state introdotte delle novità sia riguardo i premi produttività con l’aliquota sostitutiva ridotta al 5% e sia per quanto concerne la possibilità di introdurre politiche di welfare all’interno della propria impresa».

E ancora: «Importante la misura che riconosce una maggiorazione del 15% ai lavoratori per lo svolgimento dell’orario notturno festivo», aggiunge Gottardo. «La proposta di legge in questo momento limita l’applicazione della norma da gennaio a settembre ma l’auspicio è che sia estesa a tutto l’anno e diventi strutturale. Apprezzabili le misure orientate all’agevolazione delle assunzioni e quelle legate al Giubileo 2025 e alle Olimpiadi invernali 2026. Leggiamo di alcuni provvedimenti che recepiscono in parte le istanze che le categorie, in primis quelle del turismo pensando anche al recente rinnovo del contratto collettivo nazionale, avevano posto sui tavoli governativi».