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Ноябрь
2024

Gli ex bambini di Villanova organizzano una reunion per festeggiare i 50 anni: c’è chi arriva da Manchester

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Questa non è una storia per persone deboli di cuore. Perché, quando si apre la scatola dei ricordi, è facile essere travolti dalle emozioni. Se poi si cerca di fare un tuffo nel passato, quando l’orologio della vita segna i 50 anni e si inizia a pensare al giro di boa della propria esistenza, i sentimenti prendono facilmente il sopravvento.

Lo sanno bene Marco Presotto, Luca Moro, Michele Lupieri, Antonio Diana, Alessandro Dalla Torre, classe 1974. Per rendere speciale quest’anno si sono impegnati in una missione quasi impossibile: riunire gli ex alunni delle scuole elementari Rosmini e medie Terzo Drusin che sono nati 50 anni fa e che in molti casi – per decenni – non si sono più visti.

Quella scommessa, segnata dagli ostacoli della burocrazia, ma anche da un entusiasmo contagioso, è stata vinta. I cinque amici hanno riunito quasi una cinquantina di persone – rispetto alla novantina di nomi ricostruiti – in una indimenticabile domenica: chi è arrivato da comuni limitrofi, chi da altre regioni, chi da Manchester. Non solo: la quinta C della Rosmini, dopo la festa, si è messa alla caccia della propria maestra, Laura Vuerich, mai più incontrata. Una volta trovata la maestra, una delegazione di ex alunni è andata a trovarla a casa.

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Per capire del tutto questa storia bisogna farsi guidare da chi ha avuto la scintilla, l’idea e la perseveranza di arrivare all’obiettivo. Marco Presotto, contitolare del Mar Market, il supermercato di Villanova punto di riferimento per generazioni di studenti, è stato l’ideatore. «A gennaio – racconta – ho iniziato a pensare che quest’anno avrei compiuto 50 anni, un punto di svolta. Volendo celebrarli degnamente mi sono chiesto: come dare senso a questo momento? Ho pensato che sarebbe stato bello festeggiare con gli ex compagni di classe delle elementari e delle medie, tante persone che non vedevo da 40 anni. Rendendomi conto però del lavoro che ci sarebbe voluto, ho provato a parlarne con qualcuno per capire se avesse senso o se fosse meglio lasciar perdere».

Marco è partito dagli amici stretti e ha messo insieme un gruppo con altri quattro (Luca, Michele, Antonio, Alessandro), con cui ha condiviso tutte le fasi: dalla preparazione della lista, alla ricerca delle persone, dall’organizzazione del pranzo al Fork-eat al confezionamento dei bicchieri regalati a tutti come ricordo. Le peripezie per risalire ai nomi sono state tante, anche perché, se le tecnologie e i social aiutano, la privacy è un ostacolo difficile da superare. Lungo il percorso «abbiamo scoperto anche che alcuni dei nostri ex compagni e amici non ci sono più».

E proprio quell’assenza è stato uno dei momenti più emozionanti della giornata. «Prima del pranzo si è tenuta una messa officiata da don Franco Corazza – anche lui non tornava da anni a Villanova – che è stato il nostro parroco. Alla cerimonia si sono presentati i familiari di alcuni compagni che non ci sono più ed è stato davvero toccante incontrarli». Poi il pranzo e il lungo pomeriggio. «Un via vai continuo tra i tavoli – racconta Marco – per poter parlare con gli altri, scambiarsi esperienze e ricordi. È stato come se il tempo si fosse fermato, come se ci fossimo visti qualche giorno prima». L’ultimo tassello, per i soli ragazzi della quinta C – «l’idea è nata il giorno del pranzo» – è stata incontrare la maestra Laura Vuerich. E in quel caso la sorpresa l’ha fatta lei: «La maestra non solo si ricordava di noi – aggiunge Marco –, ma conservava i nostri lavori e regali, cose che noi avevamo scordato. Lei no».