Si è spento il sorriso di Josip: lo chef di Codroipo aveva 24 anni
Il sorriso per augurarle buonanotte. Il saluto a mamma Božena prima di dormire al rientro dalla giornata di lavoro. Pronto per affrontarne un’altra, l’indomani mattina. Pronto per tornare a inventare, creare, proporre nuovi piatti in cucina. Amava sperimentare Josip Novak, 24 anni, di Bertiolo che un malore ha strappato alla vita nel sonno. Lo faceva con passione al ristorante al Nodo di Codroipo. La mattina di sabato 2 novembre lo aspettavano alle 9.30. L’avrebbe passato a prendere il suo amico fraterno Ishak. Una vita trascorsa insieme, ora a fianco a fianco tra gli stessi fornelli. Ma Josip al telefono non risponde. «Forse non ha sentito la sveglia» pensa. E così gli scrive un messaggio. «Tranquillo, fai con calma, ci vediamo al ristorante». Ma Josip non arriva a Codroipo. Non lo chiamerà con la sua risata piena di gioia ed entusiasmo, lo chiameranno i familiari per dirgli che il suo amico non si è più svegliato. La sorella Chiara va in camera, prova a svegliarlo ma Josip non risponde, accorre la mamma Božena, vengono chiamati i soccorsi. A Bertiolo arrivano gli operatori sanitari, provano a rianimare il 24enne ma ogni tentativo è vano. Il suo cuore ha smesso di battere per sempre.
«Josip era un ragazzo di sani principi – hanno raccontato le sorelle Martina e Chiara –, dedicava tutto il suo tempo al lavoro, alla famiglia e agli amici. Non era una persona di molte parole ma aveva sempre il sorriso che gli illuminava il volto». Gli studi all’istituto superiore Linussio di Codroipo, dopo essere arrivato nel Medio Friuli da bimbo con la sua famiglia dalla Croazia, la passione per la cucina che cresce con lui. «Ci passava dentro la maggior parte della giornata – proseguono – e nel tempo libero che aveva comunque cercava di ampliare la sua conoscenza in materia con la lettura di libri del settore e videoricette. Era un grande lavoratore, Josip aveva un cuore grande. Lui per gli amici più stretti e per i propri familiari c’è sempre stato nel momento del bisogno, è sempre stato presente».
Josip pronto a darti una mano, a trasmettere la sua gioia, il suo amore per il lavoro. Lui «un ragazzo pieno di sogni e di voglia di vivere e lavorare– proseguono – . Non parlavamo spesso ma sapevamo di poter contare sempre su di lui, per qualsiasi problema o dubbio, lui aveva sempre una parola da dire e un consiglio da dare. Sapeva come farci ridere e se ce n’era bisogno era sempre pronto a darci una mano e un abbraccio».