Mestre, rissa al parchetto tra gruppi di giovani: arriva la polizia

Due gruppetti, entrambi di origine bengalese, che si contendono un campetto da basket. Il primo si rifiuta di andare via. Il secondo che pretende il cambio per giocare.

Forse vola qualche parola grossa di troppo, forse un fraintendimento o un atto di prepotenza. Fatto sta che dalle parole si è passati alle mani.

C’è tutto ciò dietro la rissa capitata tra via Kolbe e via Altobello venerdì sera. Un episodio che ha sollevato la preoccupazione dei tanti residenti che, affacciati dai balconi, hanno sentito urla e grida provenienti dalla strada e hanno assistito alla zuffa.

Ingente anche il dispiegamento di forze dell’ordine arrivate, allarmate dalle tante segnalazioni arrivate dai residenti. Sul posto sono arrivate infatti tre volanti della polizia di Stato, insieme a una gazzella dei carabinieri e della polizia locale, intervenute in supporto.

Le forze dell’ordine, tuttavia, appena arrivate hanno trovato una situazione tranquilla nell’area dove era stato segnalato l’episodio. A poca distanza, tuttavia, è stato trovato un capannello di persone che corrispondevano alla descrizione fornita dai residenti.

Il gruppo è stato fermato dalle forze dell’ordine, alcuni sono stati anche identificati per un normale controllo. Nessuno ha comunque confermato la rissa, non si sono registrati feriti che hanno avuto necessità delle cure dei sanitari, né sono state trovate tracce di reati.

Il campetto da basket in questione già in passato era stato al centro di litigi. Anche per questo ora la comunità bengalese si sta impegnando alla ricerca di spazi e di palestre da poter utilizzare in orario serale dove poter praticare anche il badmington, uno degli sport più diffusi in Bangladesh.

Ad ogni modo, l’episodio ha provocato sui social una reazione da parte della comunità bengalese che ha invitato tutti al rispetto della città.

Un’altra segnalazione di rissa è invece arrivata ieri sera, intorno alle 18, nei pressi di via Milano, a poca distanza da corso del Popolo. Anche in questo caso, le forze dell’ordine intervenute su richiesta dei cittadini non hanno trovato alcun autore di reato. e.p.