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Ноябрь
2024

Conegliano, la giunta frena sull’agrivoltatico: c’è il divieto salva paesaggio

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La giunta tira il freno sull’agrivoltaico. Domani sera in consiglio comunale si discuterà della norma che potrebbe vietare a piccoli coltivatori e aziende agricole di sfruttare l’energia solare tramite l’installazione di impianti agrivoltaici nonostante la deroga concessa dalla legge nazionale per la tutela delle zone agricole di pregio come i siti Unesco, in questo caso le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

La legge infatti vieta gli impianti fotovoltaici a terra in aree di particolare valore paesaggistico, ma lascia una possibilità di deroga agli impianti agrivoltaici, strutture elevate da terra che non sottraggono superficie alle coltivazioni.

A portare l’attenzione sulla questione alla vigilia del consiglio comunale i portavoce di Europa Verde-Verdi Sinistra Piave Alessandra Zoppas e Amedeo Fadini che chiedono «di avviare un dibattito sul piano urbanistico del Comune e più in generale sul tema del paesaggio, chiarendo cosa lo ferisce o meno». Il bando all’agrivoltaico è inserito all’interno del piano urbanistico della giunta, nello specifico fra le norme tecniche relative al piano degli interventi. Per i Verdi il divieto è «inutile e vessatorio oltre che di dubbia legittimità – commenta Fadini – Non fa altro che danneggiare i coltivatori diretti e i piccoli imprenditori agricoli dediti a produzioni alternative alla viticoltura. I vincoli paesaggisti tra l’alto ci sono già, gli uffici tecnici e la soprintendenza, di cui l’amministrazione dovrebbe fidarsi, hanno proprio il compito di verificare che l’installazione di pannelli non abbia un impatto visivo eccessivo».

Secondo i portavoce del partito ambientalista il divieto, ammesso che ottenga il via libera in consiglio, rischia di demonizzare i piccoli impianti: «Non saranno certo tre pannelli a deturpare la veduta sulle colline. Al contrario sarebbe più costruttivo interrogarsi sull’impatto del diserbo e sul gigantismo delle cantine».

Ribadisce con fermezza la linea della giunta Claudio Toppan, vicesindaco con delega ai lavori pubblici. «I pannelli in sospensione sono forse peggio di quelli a terra –rimarca-Noi siamo a favore del fotovoltaico, a patto che si dia priorità ai pannelli sulle coperture, meglio se inserite in falda e non sopra il livello dei coppi. Nel caso di esaurimento della superficie di tetto allora si potrà ragionare su casi specifici aprendo a qualche deroga alla norma. Lo strumento urbanistico resta a disposizione dei cittadini, cerca di riflettere le loro istanze-poi la stoccata finale-I Verdi chiedono un dialogo sul piano urbanistico? Non mi risulta siano rappresentati in consiglio».