Nel terzo trimestre Belluno ha perso 69 imprese
La crisi demografica, in provincia di Belluno, non colpisce solo la popolazione, purtroppo anche le imprese. Non ci sono casi di crisi eclatanti, ma le difficoltà di questa fase di transizione (guerre, costi dell'energia, calo dei consumi) si ripercuotono sulle imprese più fragili, del commercio ma anche della manifattura che, alla ripresa post ferie, si sono fatte sentire in misura pesante. Ed ecco che, rispetto al passato, qualche segnale di preoccupazione si sta palesando; per quanto riguarda il settore manifatturiera, influisce la crisi tedesca.
«La provincia di Belluno», fa sapere il presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza, « nel corso del terzo trimestre ha subito una contrazione di 69 unità, portandosi a 13.473 imprese attive. Il commercio e il manifatturiero restano, anche in questa rilevazione, i settori più colpiti, con una riduzione complessiva di 72 e 26 sedi rispettivamente. Anche il comparto dell'alloggio e ristorazione continua a perdere terreno (-33 sedi), nonostante un lieve aumento delle filiali (+23)».
E le aziende artigiane? Rappresentano il 33,8% di quelle bellunesi (pari in valori assoluti a 4.559 imprese). I dati si riferiscono al terzo trimestre di quest’anno confrontati con lo stesso periodo del 2023. Il calo si concentra in particolare nel commercio, comparto che complessivamente perde -72 sedi (-16 nel commercio all’ingrosso e -51 nel commercio al dettaglio) a cui si associa anche il calo di -6 filiali (dinamiche contrapposte tra commercio all’ingrosso -10 e commercio al dettaglio +5). Tendenza che si conferma negativa come evidenziato anche nei report precedenti della Cciaa.
Analoga diminuzione si rileva anche per il manifatturiero con -26 sedi, con un calo anche delle filiali pari a -15 unità. In calo anche le attività dei servizi di alloggio e ristorazione: si contano in totale -33 sedi (incidono le -44 della ristorazione rispetto al +10 registrato nell’alloggio), che, tuttavia, sono in parte compensate dal lieve aumento delle filiali dipendenti: +23 equamente distribuiti tra i due settori.
Guardando alla natura giuridica delle sedi aziendali si registra un aumento delle società di capitali (+80), che tendono a consolidarsi non solo nei settori in espansione, ma anche in quelli che stanno attraversando una fase di contrazione, come l’alloggio e ristorazione e il commercio.