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Nuoto, Singapore chiude la Coppa del Mondo e dà l’appuntamento ai Mondiali! L’Italia non vuole scendere dal podio

Si chiude la Coppa del Mondo 2024 con la tre giorni in programma a Singapore: una sorta di filo diretto o di “arrivederci” per la città-stato asiatica che ospiterà il Mondiale in vasca lunga a luglio, appuntamento clou della stagione 2025.

Le due tappe precedenti hanno detto che ci sono alcuni atleti già in forma smagliante, da Regan Smith a Kate Douglass, che hanno migliorato primati mondiali storici, come quelli rispettivamente dei 100 dorso e 200 rana, dalla ranista cinese Tang che il record del mondo dei 100 rana lo ha sfiorato, al campione di tutto francese Leon Marchand che non è ancora al meglio ma, quando c’è da mettere la mano avanti, non sbaglia un colpo.

C’è stata anche qualche sorpresa come vedere il cinese Pan Zhanle, primatista mondiale dei 100 stile libero, vincere prima i 400 e poi addirittura gli 800 stile libero con tempi tutt’altro che malvagi. Un fulmine a ciel sereno che, per ora, tale resterà visto che a Singapore Pan Zhanle è iscritto alle solite sue gare: 100 e 200 stile libero, oltre che ai 100 misti, a conferma della sua poliedricità.

L’Italia c’è con lo stesso contingente delle prime due tappe ed è curioso verificare se ci sarà qualche miglioramento dopo i diffusi passi indietro, in termini cronometrici (ad eccezione di Benedetta Pilato) di Incheon. La fase è quella dei carichi di lavoro pesanti, il primo obiettivo sono gli assoluti di metà novembre ma il vero, unico obiettivo sono i Mondiali di Budapest a metà dicembre.

Thomas Ceccon ha ottenuto due podi per ogni tappa con la perla del successo nei 100 stile libero a Shanghai e proverà a migliorarsi: l’azzurro è iscritto a 100 misti, 100 stile libero, 100 e anche 200 dorso ma bisognerà vedere se si cimenterà nella distanza più lunga. Sicuramente non ci sarà nei 50 farfalla dove è stato quinto a Incheon.

Alberto Razzetti, dopo il doppio podio in Corea del Sud, torna alle gare della prima tappa con 100, 200 e 400 misti e con i 200 farfalla: niente 100 farfalla, dunque, per il momento per il ligure che è ancora lontano dalla migliore condizione, eppure per qualche tratto di gara è riuscito a reggere il ritmo di rivali come Marchand e Seto.

Anche Benedetta Pilato è in una fase di transizione che non le ha impedito però di salire per due volte sul secondo gradino del podio nei “suoi” 50 rana. Al momento la cinese Tang è inavvicinabile ma Benedetta Pilato ci proverà a metterla in difficoltà, magari già da Singapore dove sarebbe bello vedere l’azzurra scendere sotto l’1’05” nei 100 che l’hanno vista per due volte in finale ma in entrambe le occasioni peggiorare nella sessione più importante il crono fatto segnare al mattino.

Anche Lorenzo Mora ha fatto un passo indietro a Incheon, soprattutto sui 200 dorso dove non è riuscito a tenere il passo dei primi, dopo che in Cina era riuscito ad ottenere un prestigioso secondo posto. Anche per lui l’obiettivo finale è Budapest ma un altro podio è alla sua portata. Lo sarebbe sicuramente anche alla portata del miglior Nicolò Martinenghi che, nella rana, si trova una batteria di avversari in super forma e di primissimo livello, mentre lui ha preso tutto con molta calma dopo il titolo olimpico e salirà di colpi più avanti. Da domani (batterie alle 2.30 e finali alle 11.30 ora italiana) ultima tornata di gare.