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Processo Depardieu al via, ma l’attore accusato di violenza sessuale non è in aula. I medici: “È molto malato”

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Gerard Depardieu alla resa dei conti: 75 anni, una vita sregolata, cinque bypass da un ventennio (anche se continua a mangiare formaggi, a bere vino e a fumare) straordinario interprete della trasposizione cinematografica del Cyrano di Bergerac, per cui ebbe la nomination agli Oscar, Gerard Depardieu – Leone d’oro alla carriera al festival di Venezia del ’97, e per un po’ emigrato in Russia ricevendo da Putin la cittadinanza – in questa fase della sua tormentata esistenza affronta altri fantasmi di una vita vissuta fra troppe sregolatezze. E allora, è partito oggi nell’aula del tribunale penale di Parigi il processo che vede l’attore francese al banco degli imputati affrontare le accuse di aggressione sessuale a suo carico mosse da diverse donne.

Depardieu a processo: ma l’attore non è in aula

Eppure, quello che si è profilato da subito è stato un redde rationem a distanza: il difensori del vip accusato, Jérémie Assous, tramite dichiarazioni rilasciate a Le Figaro ha infatti reso noto che «Gérard Depardieu è molto influenzato e purtroppo i suoi medici gli vietano di comparire all’udienza». Per questo, ha aggiunto l’avvocato, si avanza la richiesta di un rinvio dell’udienza che era prevista a partire dalle 13 e 30 in modo che l’attore, 75 anni, «possa essere presente». Richiesta poi accolta.

I medici glielo hanno vietato, l’avvocato chiede un rinvio ma…

Dunque, il processo all’attore francese di fama internazionale, accusato di molteplici abusi e violenze sessuali, sarebbe partito in assenza dell’imputato. Ma la volontà dichiarata dallo stesso attraverso il suo legale di «esprimersi» sui fatti contestati, è stata recepita. Presenza o meno, comunque, fuori del tribunale diverse manifestanti non si sono fatte scoraggiare dalla lista dei presenti aggiornata all’assenza della star sotto accusa. E al grido di «Basta impunità», perché «qui non si parla di cinema», hanno fatto notare la loro presenza rinnovando la loro solidarietà a quella ventina di donne che accusano l’attore. Nell’udienza di oggi, nello specifico, nell’agenda dibattimentale c’erano in esame fatti che risalgono al 2014, mentre si girava Le Magicien et les Siamois di Jean-Pierre Mocky. E quelli relativi al 2021, sul set di Les Volets verts di Jean Becker.

Depardieu a processo, un fascicolo che annovera aggressioni sessuali, molestie e atti sessisti

Un fascicolo accusatorio, quello intestato a Depardieu, che tra aggressioni sessuali, molestie e atti sessisti, annovera diversi capi d’accusa. Come noto, a fine aprile la Procura di Parigi aveva comunicato che Depardieu era stato citato in giudizio per «violenze sessuali probabilmente commesse nel settembre 2021 a danno di due vittime sul set del film Les Volets vertes». Il reato prevede la pena massima di cinque anni di reclusione e 75mila euro di multa. Ma «i testimoni e le prove che produrrà dimostreranno che è solo bersaglio di false accuse», ha detto il penalista a Le Figaro parlando del suo assistito. «L’obiettivo delle parti civili è arricchirsi da seimila a 30mila euro», ha poi aggiunto.

L’udienza di oggi, all’esame le accuse di due donne

Tornando all’udienza in calendario oggi, allora, riguardava la prima a denunciarlo, una scenografa che denuncia fatti accaduti nel settembre 2021. Depardieu era sul set per le riprese del film di Becker quando, «un giorno – ricostruisce il sito di Rainews – mentre era seduto in un corridoio, avrebbe afferrato la donna con le gambe bloccandola fra le sue cosce. La presunta vittima afferma di essere stata allora palpeggiata all’altezza dell’addome, sui seni e sulle natiche. La donna è una madre di famiglia di 53 anni, che agli inquirenti ha parlato di una “trappola per lupi” che sentì chiudersi su di lei, con una “forza fenomenale” da parte di lui. Tanto che ci sarebbe voluto l’intervento di una terza persona per liberarla dalle gambe di Depardieu che la tenevano stretta».

Fatti che risalgono al 2014 e al 2021

Troupe ed equipe del film spinsero l’attore a scusarsi e, a quanto raccolto dalle testimonianze, lui l’avrebbe fatto asserendo di scusarsi «perché devo scusarmi…». Ma in seguito, l’avrebbe poi insultata negando le accuse e respingendole al mittente. Dopo l’increscioso episodio, la donna ha poi spiegato di non riuscire più a lavorare da allora, di soffrire di crisi di angoscia e di uno stress post-traumatico. Accuse e polemiche a cui Depardieu ha risposto lo scorso ottobre, sostenendo in una lettera inviata a Le Figaro di voler fornire la sua “verità”, smentendo quando a lui addebitato.

Depardieu a processo, ma i due casi in esame oggi non sarebbero gli unici

La seconda a sporgere denuncia ha raccontato che, qualche giorno prima delle riprese del cortometraggio Le Magicien et les Siamois del marzo 2014, tutto lo staff tecnico e gli attori si recarono a casa di Depardieu, nella centralissima rue du Cherche-midi a Parigi, per preparare le riprese. In quell’occasione, un’assistente all’epoca 24enne, afferma di aver subito molestie sessuali. In quell’occasione, a detta della donna, l’attore le avrebbe palpeggiato il fondoschiena accompagnando il gesto con frasi oscene. Reiterando poi le molestie anche a inizio delle riprese: stesso schema, stesse accuse. E come noto i due casi in esame oggi non sono gli unici…

Le accuse di violenza sessuale per Depardieu: altre 13 donne a denunciarlo

Non solo. Dal dicembre del 2020 Depardieu è indagato per stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould. Un accusa a cui si era aggiunta anche quelle dell’attrice Hélène Darras per dei fatti che sarebbero avvenuti durante le riprese di un film nel 2007, con la causa relativa archiviata per prescrizione. Nel 2023 è stato denunciato anche in Spagna dalla giornalista e scrittrice Ruth Baza, che lo ha accusato di averla violentata nel 1995. Ad aprile 2023 un’indagine della rivista online francese Mediapart ha raccolto la testimonianza di altre 13 donne che parlano di violenza e molestie sessuali ricevute da Depardieu.

L’attore si è sempre proclamato innocente

Eppure, di fronte a tante e tali accuse, il celebre attore transalpino ha sempre respinto ogni addebito. E sempre Le Figarò, dopo la missiva dell’ottobre scorso, a Natale  aveva pubblicato una lettera intitolata Non cancellate Depardieu, firmata da più di cinquanta fra attori, artisti e altri personaggi famosi che lo sostenevano, e chiedevano che l’attore continuasse a lavorare. Sottolineando quel «Mai e poi mai ho abusato di una donna»: vergato a caratteri di fuoco dall’attore nella lettera alla testata d’oltralpe.

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