Turkish Airlines Euroleague #Round5 2024-25: l’Olimpia Milano continua a perdere e l’Efes banchetta al Forum

Assago (MI), 25 ottobre 2024 – Dopo quasi poco meno di sette giorni cade ancora in casa l’Olimpia Milano nel #Round5 della Euroleague 2024-25 e questa volta per mano dell’Efes Istanbul per 84-96 e purtroppo cade nuovamente dopo aver lasciato, come vs il Monaco all’esordio, il primo tempo all’avversario.

Dicevamo della gara che si decide di fatto dopo un primo tempo caratterizzato da un bruttissimo approccio nella quale l’Olimpia Milano sprofonda sul -22 al 21′ al netto comunque di assenze pesanti come quelle di Josh Nebo, Ousmane Diop e David McCormack.

Messina dunque ricorre a Willy Caruso che, tutto sommato, non sfigura per essere al suo debutto nello startin’ five nel torneo ma contro gente solida come la batteria dei lunghi dell’Efes non basta la buona volontà del ragazzo napoletano perchè questa volta a “tradire” ci pensano i piccoli come, ad esempio, uno Shavon Shields che non la mette mai (3/14 dal campo al 40‘), mentre Nikola Mirotic (29 per lui), canta e porta la croce come Zach LeDay (12 p.ti più 7 rimbalzi), però senza poi incidere più di tanto.

Ma la pecca più visibile è nella cabina di regia dove la coppia Nenad Dimitrijevic e Leandro Bolmaro mostrano la corda in termini di leadership e di consistenza nel mettere in moto la squadra, come nella gestione dei possessi in condizione di vantaggio, esattamente quanto osservato nello sciagurato match perso vs lo Zalgiris.

A questo punto, come dirà a fine gara uno sconsolato Ettore Messina, occorre riflettere sull’utilizzo dei due giocatori in ambito europeo quando, all’orizzonte, sembrerebbe apparire la sagoma rossa di Nico Mannion: ma è veramente quel che serve a questa Olimpia Milano?

Vedremo nei prossimi giorni ma di certo c’è che dopo cinque turni l’EA7 si trova con un desolante score di 1-4, all’ultimo posto della classifica come la Virtus Bologna (almeno vincente vs il Partizan), e l’Alba Berlino. E davanti a questo quadro, a dir poco a tinte fosche, la paura che la stagione europea possa diventare tra un mese un vero e proprio calvario non appare purtroppo una prospettiva remota se non accade qualcosa!

Ma tornando al match, l’Olimpia Milano ha anche provato la rimonta mettendo in piedi un buonissimo parziale da 23-7 al rientro dagli spogliatoi arrivando anche al -6 al 27′ di gioco (50-56), ma forse dovuto anche ad un calo fisiologico mentale dell’Efes che, non appena ha ripreso a macinare gioco, ha fatto vedere di tornare a comandare come nel primo tempo dall’alto della classe dei suoi Thompson, Bryant e Nwora e con un Larkin che, senza neanche farlo vedere più di tanto, smazza 6 assist.

Così, in questa Olimpia Milano sempre così poco dolce nei confronti dei giocatori italiani, ci han pensato Diego Flaccadori e Pippo Ricci dalla panchina a provare a ridare colore ad una pallida esibizione complessiva di squadra confermando però la sensazione che questa squadra sia veramente a corto di fiducia e convinzione. 

E quando le cose vanno così, cioè quando perdi senza neanche a momenti renderti conto del come e del perchè, allora bisogna far suonare l’allarme. La stagione è ancora all’inizio e sembra inevitabile correre ai ripari ma, statene certi, siamo sicuri che le correzioni potranno e sapranno invertire la rotta?

Sala Stampa

Ettore Messina

“Complimenti a loro, hanno chiaramente imposto la loro volontà fin dall’inizio. La nostra mancanza di competitività, di voglia di fare qualsiasi cosa insieme nel primo tempo è stata una vergogna, basti pensare che abbiamo finito il tempo con cinque falli appena, molto difficile da guardare. Ci chiuderemo in palestra, chiuderemo le porte e proveremo a capire se c’è un modo per uscire da questa situazione”.

“Sì, ci eravamo chiesti se partire con Nenad o con Bolmaro perché Leandro garantisce una maggiore pressione sulla palla. Ma nell’Efes, Shane Larkin non parte mai in quintetto quindi volevamo sottrarlo a questo accoppiamento nel primo quarto. Lui chiaramente ha un problema di fisicità in EuroLeague, dove in cinque gare credo abbia tirato quattro tiri liberi, sia in difesa dove ha accoppiamenti severi che in attacco. Noi dobbiamo fare di tutto per aiutarlo e lui deve aiutare sé stesso, non cercare giustificazioni nella sua testa e fare un passo avanti ogni giorno. In campionato, la fisicità è diversa e lì soffre meno”.

“Le domande che si pongono tutti ce le poniamo anche noi. Rispondere ora a caldo non sarebbe giusto, perché dobbiamo riflettere bene. Ora il compito principale è vedere se in breve tempo riusciamo a ritrovare competitività, se la squadra che avevamo visto a settembre mentalmente forte è quella che può andare in campo anche adesso”

EA7 Olimpia Milano – Anadolu Efes Istanbul 84-96

Parziali: 11-25; 14-23; 34-20; 25-30.

Progressione: 11-25; 25-46; 59-66; 84-96.

 

Fabrizio Noto/FRED

@Fabernoto

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