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Октябрь
2024

Nuovi guai per i democratici americani, anche gli arabi votano per Donald Trump

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Anche i cittadini arabo-americani votano per Donald Trump, una preferenza che la dice lunga sull’efficacia della campagna elettorale condotta finora dai democratici statunitensi. Nella giornata di ieri, il tycoon ha attaccato la sua contendente alla Casa Bianca rivolgendosi proprio ai cittadini arabi sul social di Truth: “se Kamala ottiene altri quattro anni, il Medio Oriente trascorrerà i prossimi quattro decenni in fiamme, i vostri figli andranno in guerra, forse persino una Terza Guerra Mondiale, una cosa che non succederà mai con il presidente Trump in carica”. Il candidato repubblicano ha poi concluso con un monito per la tregua: “Per il bene del vostro Paese e dei vostri figli votate Trump per la pace”. I cittadini mediorientali con facoltà di poter votare in territorio americano sembrano essere ben motivati: alcuni voterebbero per Trump in quanto preoccupati per la guerra nella regione araba, mentre altri sarebbero ulteriormente interessati a risollevare l’economia.

Amer Ghalib, chi è l’ex democratico che sostiene Donald Trump

Amer Ghalib, sindaco democratico di Hamtramck in Michigan, ha abbandonato la linea democratica del suo partito per appoggiare l’imprenditore americano nella sua campagna elettorale. Nella località in questione, anche tutti i funzionari eletti sono arabi e persino questi ultimi hanno deciso di seguire Ghalib nella nuova missione elettorale, sempre a favore dei repubblicani. “Il presidente Trump ed io possiamo non essere d’accordo su tutto, ma lui è un uomo di principi”, dichiarò un po’ di tempo fa Ghalib, arrivato negli Usa a 17 anni come rifugiato dallo Yemen. Per il primo cittadino di Hamtramck, votare il tycoon è “la scelta giusta in questo momento cruciale”.

Ghalib: “Deluso dai democratici, spero in Donald Trump”

Durante un’intervista a Sky news, Amer Ghalib ha parlato del suo cambio di rotta politico a favore di Trump: “E’ stata l’unione di due cose, delusione e speranza. Delusione per il modo in cui l’attuale amministrazione sta gestendo le cose a livello locale e internazionale e speranza che la nuova amministrazione, guidata da Trump, lo faccia in modo diverso”. Anche la forte propaganda woke e progressista, ha indotto il sindaco di Hamtrack a cambiare le proprie posizioni: “C’è troppa aggressione e tentativi in imporre certi valori sulla maggioranza di questa comunità nelle scuole, sul suolo pubblico”. Alcuni mesi fa, Amer Ghalib decise di bloccare il tentativo di issare una bandiera Lgbt su alcuni edifici della città. Peraltro in Michigan risiede la più importante comunità mediorientale in assoluto, che conta 200mila cittadini arabi sul territorio. Dati che a fronte delle elezioni di novembre non sembrano affatto positivi per Kamala Harris.

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