I sanitari con le auto danneggiate dai vandali a Cattinara: «Abbiamo paura, vogliamo tutele»
«Non ci sentiamo più sicuri e non siamo tutelati. Non si capisce come mai finora non abbiano installato delle telecamere, tanto più se si tratta di episodi già successi per due volte negli anni scorsi. Oltre ai danni ingenti c’è anche la paura di cosa potrebbe accadere di nuovo. Io in quel parcheggio non ci andrò più».
Lo sfogo
È lo sfogo di uno dei sanitari dell’ospedale di Cattinara, una ragazza, che due giorni fa ha trovato l’auto distrutta nell’area di sosta riservata al personale del nosocomio. Tre le vetture danneggiate, per il terzo anno consecutivo nella stessa data, nella notte tra il 20 e il 21 ottobre. «Stesso giorno ma anche stessa zona – rileva la proprietaria dei veicolo – ci è stato detto dai poliziotti che per primi sono arrivati. L’episodio di due anni fa sinceramente non lo ricordo, ma lo scorso anno sì».
I danni
Quanto ai danneggiamenti, «sono stati devastanti – sottolinea la donna – nel mio caso sono stati rotti i vetri anteriori e posteriori, entrambi i fari dietro, tutte e quattro le gomme e hanno rubato anche alcuni mazzi di chiavi presenti all’interno. Ho dovuto far rimuovere l’auto dal carroattrezzi. E mi hanno anche portato via le due targhe. Motivo per cui sono dovuta andare in una stazione di Polizia per la denuncia. Smontavo il turno, quella mattina, sono sveglia da due giorni – aggiunge – e sono tornata a casa distrutta».
La ricorrenza
Pensando alla ricorrenza della stessa data, «tra colleghi nessuno si ricorda un fatto specifico collegato a questa giornata, per altro le auto negli anni appartengono a personale di diversi reparti. Penso comunque – dice ancora la donna – che sia la stessa persona. Stupisce che davanti al ripetersi di questi fenomeni non sia stato fatto nulla finora, non riesco a capire la motivazione per la quale non sono state messe telecamere nel parcheggio».
Disagi per la quotidianità
Intanto restano i disagi, pesanti per la quotidianità: «devo immatricolare di nuovo l’auto a causa delle targhe rubate, e solo questo mi costa oltre 200 euro, senza contare che chissà per quanto tempo dovrò muovermi con i mezzi pubblici, mi serviranno diverse tratte per spostarmi da casa al lavoro. Ma soprattutto c’è la paura – evidenzia – che possa succedere altro, considerando che molti colleghi hanno la reperibilità e possono arrivare in quell’area di sosta a tutte le ore della notte. Per quanto mi riguarda – aggiunge – quando riavrò l’auto non metterò più piede in quel parcheggio».
“Nessuno ha fatto niente”
Anche un’altra ragazza è tra le proprietarie dei veicoli presi di mira. «La mia è quella messa peggio – racconta – perché tutto il cofano dietro è di vetro, completamente frantumato. In pratica non esiste più. Stessa cosa successa a quello davanti. Anche a me poi hanno distrutto le gomme, i fari posteriori e hanno prelevato le targhe. Dall’interno hanno preso un mazzo di chiavi e un giubbotto nero. Sono molto arrabbiata – sottolinea – perché dovevano adottare provvedimenti già dopo la prima volta. Magari non sarebbe successo di nuovo, per altri due anni. E invece non è stato fatto niente. Anche l’Azienda sanitaria – aggiunge – dovrebbe aiutarci con un rimborso, visti i danni pesanti che abbiamo subito. Anche perché non so se la mia assicurazione coprirà tutte le spese. D’ora in poi non andrò più al lavoro con l’auto di notte, ma non è giusto».
Entrambe infine ricordano di aver sentito che l’anno scorso il presunto autore dell’episodio era stato fermato, pare sia uno sbandato senza fissa dimora, per il quale non sarebbero stati presi provvedimenti. Resta però il giallo della data, la stessa per ogni danneggiamento, che comunque porta a pensare che per chi ha compiuto l’atto vandalico quel giorno abbia qualche significato particolare. —
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