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Октябрь
2024

Made in Italy, la stretta contro il “tarocco” funziona: i risultati della nuova legge. Urso: “È la strada giusta”

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La battaglia contro la contraffazione non si ferma: a nove mesi dall’entrata in vigore della Legge “Made in Italy”, sono già 2.357 i casi concreti in cui le nuove norme, tra distruzione delle merci sequestrate e sanzioni pecuniarie più forti, sono state applicate nell’ambito di una intensa attività di controllo e contrasto da parte delle forze dell’ordine. Si tratta di un segnale forte, un’indicazione chiara della volontà delle istituzioni di proteggere l’eccellenza del Belpaese da un fenomeno che da troppo tempo mina la nostra economia. «Si stringe la morsa sul grave fenomeno della contraffazione», ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. I numeri gli danno ragione. Tra sanzioni pecuniarie aumentate e distruzione di merci contraffatte, l’Italia non cede terreno nella tutela delle sue eccellenze. 

La stretta decisa contro il falso

Nel primo semestre del 2024, le operazioni di sequestro sono state quasi 9.000, con la Guardia di Finanza in prima linea in oltre 2.700 interventi, seguita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con oltre 4.000 azioni. Anche le forze di polizia, inclusi Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale, hanno contribuito con oltre 400 sequestri di beni a marchio contraffatto, come rilevato dal Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno. A conferma di un impegno corale e capillare delle forze dell’ordine italiane.

La Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit ha inoltre recentemente presentato il Rapporto Cnalcis, che fa il punto sulle attività svolte finora per arginare questo business illegale, che erode non solo il nostro tessuto economico ma anche la fiducia nei prodotti autentici del Paese.

«Siamo sulla strada giusta, ma non dobbiamo mollare. Crescono infatti i rischi con la diffusione delle nuove tecnologie e dell’e-commerce, per questo massima attenzione a tutela del Made in Italy, priorità del nostro governo», ha detto Urso. Il piano normativo, infatti, è stato pensato per ampliare gli strumenti a disposizione delle autorità e inasprire le sanzioni, introducendo misure più severe.

Lotta su tutti i fronti: dall’agroalimentare al settore sanitario

Tra i settori più colpiti dal fenomeno del falso, l’agroalimentare rappresenta un fronte cruciale: circa 300 interventi sono stati effettuati dal Masaf-Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) e 35 dai Carabinieri del Comando per la Tutela Agroalimentare, con particolare attenzione ai prodotti a marchio Dop e Igp. Ma la contraffazione non risparmia neanche il settore sanitario, con quasi 200 siti web che vendevano prodotti sanitari falsi oscurati.

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