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Октябрь
2024

Barista di Preganziol picchia la compagna per gelosia: finisce in carcere

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Aggredisce per due volte la compagna, la prima nel suo locale, davanti ai clienti, e l’altra a casa. Alla seconda aggressione, però, sono scattate le manette ai polsi dell’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’ennesimo episodio da “codice rosso” nella Marca Trevigiana. Si tratta di un uomo, poco più che trentenne di Preganziol (difeso dall’avvocato Guido Galletti), che nella giornata di martedì 22 ottobre dovrà presentarsi davanti ad un giudice del tribunale di Treviso per la convalida dell’arresto.

I fatti che hanno portato l’uomo dietro le sbarre risalgono alla giornata di domenica 20. Era ormai da tempo che le tensioni all’interno della coppia si facevano sempre più frequenti e il motivo scatenante era la gelosia.

Non a caso, il barista ha aggredito la fidanzata all’interno del suo locale, situato nell’hinterland del capoluogo trevigiano, dopo che l’aveva vista chattare sul telefono. L’uomo ha anche rifilato uno schiaffo alla compagna e a quel punto è partita una chiamata al 112. Sul posto, pochi minuti più tardi, è intervenuta una pattuglia della stazione dell’Arma di Mogliano. I carabinieri hanno parlato a lungo con la coppia e alla fine sono rientrati in caserma, quando sembrava che gli animi si fossero calmati e che l’intervento fosse stato una sorta di deterrente per il barista.

Ma così non è stato. Verso sera, al centralino del comando provinciale dell’Arma di Treviso è arrivata una seconda chiamata, sempre dalla stessa donna, compagna del barista, che ha segnalato il fatto di essere stata vittima di un’altra violenta aggressione.

A quel punto, una pattuglia del Radiomobile è stata inviata nuovamente a Preganziol, stavolta a casa della coppia. Dopo aver contattato il pubblico ministero di turno e aver raccontato il nuovo episodio, i carabinieri, su disposizione del magistrato, hanno arrestato il trentenne italiano in flagranza di reato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Per l’uomo, incensurato, si sono aperte le porte del carcere. Martedì, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, avrà l’opportunità di fornire la propria versione dei fatti al giudice che avrà poi il compito di decidere se tenere il trentenne dietro le sbarre oppure se sottoporlo ad una misura meno afflittiva. Cosa su cui conterà il suo legale, l’avvocato Galletti.