ru24.pro
World News
Октябрь
2024

Ivrea, giovedì si riunisce in città il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica

0

IVREA. «Avevo chiesto un tavolo sulla sicurezza per trattare le tematiche del territorio eporediese e il prefetto ha risposto positivamente. Giovedì alle 10 ha convocato tutti i sindaci dell’Eporediese».

A spiegarlo è il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore. Si terrà infatti nell’aula magna del liceo Gramsci il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Torino Donato Cafagna, e che vedrà unirsi rappresentanti della questura e dei comandi provinciali di carabinieri e guardia di finanza.

dati alla mano

Saranno analizzati i dati inerenti ai furti, alle aggressioni, alle rapine e al senso d’insicurezza percepito sul territorio.

«Bisogna tener presente - spiega Chiantore - delle risultanze fattuali e delle percezioni dei cittadini. Analizzeremo meglio i dati durante il comitato, ma quello che ci dicono le forze dell’ordine, è che i numeri non sono in aumento. Servirebbero risorse in più anche a loro, perché bisogna tener conto sia delle risultanze fattuali che della percezione. Sono discorsi che vanno integrati».

«forte attenzione sull’ospedale»

Però le aggressioni al Movicentro, i furti, le rapine che si sono susseguite da porta Torino fino a corso Nigra sono fatti.

Così come sono fatti le aggressioni denunciate dal personale sanitario in pronto soccorso. «Io credo - spiega Chiantore –, che una forte attenzione vada prestata all’ambito sanitario. Se ci fosse la possibilità di mettere un presidio di polizia, che mi rendo conto che in questo momento non c’è, lo metterei lì più che al Movicentro. Non è possibile che una persona che aiuta gli altri per lavoro venga aggredita. Mi sembra importante, però, che l’attenzione sia calata sul territorio e ne inizieremo a parlarne da giovedì».

un discorso su tutta la città

Quel che conta, però, per Chiantore è fare un discorso integrato.

Tutti conoscono i problemi che si sono registrati tra il Movicentro e la vecchia stazione di corso Nigra, partendo fin dal parcheggio sotterraneo del Bennet.

Via Castiglia, con l’autosilo su cui indaga la procura di Ivrea, è un esempio di terra di nessuno in cui si concentrano degrado, furti, bivacco. E poi c’è la questione del pronto soccorso e delle aggressioni agli operatori sanitari, con il record di quattro in dieci giorni solo qualche mese fa.

sempre più giovani

Bisognerà prende in considerazione, infine, l’età sempre più giovane degli autori di reati predatori: dallo strappo di collanine fino alle risse, ai furti. Un fenomeno che impropriamente è stato definito di “baby gang”, anche la gang risponde a un fenomeno preciso, con criteri iniziatici. Sul territorio eporediese si tratta, più che altro, di giovanissimi che delinquono, senza avere le caratteristiche della gang. Questioni nominali a parte c’è una sostanza che conta: si tratta di situazioni a cui dare una risposta. «E per farlo - precisa Chiantore -, non possiamo considerare le problematiche in maniera separata, ma dobbiamo considerare la questione nella sua globalità. È inutile affrontare il Movicentro, l’ospedale, via Castiglia, se poi sono sempre le stesse persone che delinquono. Altrimenti rischiamo di occuparci di una questione e poi di spostare solo il problema. E poi c’è un tema generalizzato di percezione della sicurezza, che non riguarda solo Ivrea ma tutta Italia, perché a Torino si parla delle stesse cose. Quindi dobbiamo capire perché, in questo momento, i cittadini si sentono insicuri».