Nel rudere del bar Charlie sul curvone aleggia il fantasma degli anni Settanta a Trieste
Gli aperitivi, i drink dopo cena, la musica dal vivo, le feste fino a tarda ora, le serate che alcuni definiscono ancora “memorabili”, pensando agli anni Settanta e Ottanta quando il locale era in piena attività. Dei momenti di splendore del bar Charlie, in strada per Basovizza, restano solo ruderi.
L’ultima notizia
L’ultima notizia sul locale risale al 2009, quando un principio d’incendio colpisce in modo pesante la struttura, già abbandonata da circa dieci anni, e utilizzata allora come rifugio improvvisato per senzatetto e persone che bivaccano tra cibo e fuochi accesi per scaldarsi.
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L’allarme scatta al mattino, grazie a un automobilista di passaggio che nota il fumo. Dentro, le fiamme hanno già intaccato il vecchio bancone, i pezzi di arredamento rimasti, gli infissi e le travi del soffitto. Un rogo scatenato, pare, proprio da un bivacco, che per fortuna non provoca vittime. Per l’edificio, già compresso dagli anni di oblio alle spalle, è un altro duro colpo.
Travi annerite e crolli
Le conseguenze di notano ancora adesso, le travi annerite e crollate si vedono già dalla strada, il tetto è collassato, il piano superiore ormai è ridotto a un cumulo di detriti. Dentro restano ancora mobili, immondizie e qualche bottiglia dimenticata qua e là. Si notano dall’esterno, dove resta l’inconfondibile scheletro della verandina, in ferro, posizionata accanto all’ingresso principale, e dove c’è ancora ben visibile il punto in cui era fissata l’insegna. Fuori il verde è cresciuto senza sosta, entrando anche nei vetri delle finestre, finiti in frantumi.
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Musica ormai spenta
L’immobile è composto da un piano terra ampio, dove c’era il bar, lo spazio per ospitare la musica, spesso dal vivo, varie tipologie di sedute, tavoli e altri ambienti. Una scala esterna portava al livello superiore, ormai cancellato dai danni dell’incendio e da decenni di mancata manutenzione. Fuori c’era un grande parcheggio, un tempo pieno di auto e moto, anche per la posizione strategica del posto, in un punto di forte passaggio.
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Bivacchi nei primi Duemila
L’accesso laterale, sotto la rampa di gradini, è distrutto, con il portone abbattuto ormai da tempo. È da qui che dai primi anni Duemila si erano introdotte persone alla ricerca di un giaciglio e un posto dove fermarsi. Avevano trovato qualche divano sopravvissuto al degrado e agli agenti atmosferici, insieme ad altro mobilio ancora integro, sufficiente ad allestire un alloggio abusivo. Passando di sera non era raro notare qualche luce e movimenti all’interno del vecchio bar. Fino al momento dell’incendio.
Serate indimenticabili
La recinzione, collocata a più riprese per evitare incursioni all’interno, è stata nuovamente divelta di recente e c’è chi continua a entrare, nonostante i divieti e l’evidente pericolo di crolli. Poche le informazioni rimaste sulla storia del luogo, che ha chiuso i battenti negli anni Novanta. Ed è stato il decennio precedente, probabilmente, il momento più florido per l’attività dell’ex Charlie. Cocktail, consumati a tarda sera, eventi musicali, dal vivo, che attiravano sempre un folto pubblico, anche da fuori Trieste, con serate definite ancora oggi “indimenticabili”. Davvero un’altra epoca. —
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