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Treviso Basket perde in casa contro Trento: terza sconfitta di fila

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L'anno scorso Treviso sconfisse Trento senza tre titolari; quest'anno, al completo, ha preso una bella lezione, al di là del risultato finale, tutto sommato ancora onorevole. Situazioni diverse, certo, ma che fanno capire che probabilmente anche questa stagione non sarà molto diversa dall'ultima.

Pure stavolta si è visto che questa squadra di problemi ne ha parecchi. Tecnici e tattici, magari non di cuore, perchè l'impegno ce l'ha messo fino alla fine, ma certo la situazione è delicata. Solo un esempio: abbiamo una squadra senza lunghi. La coppia Alston-Paulicap oggi è la peggiore della A e senza intimidazione, pericolosità interna e rimbalzi non si va da nessuna parte. Se qualcuno non si sveglia in fretta il mercato potrebbe riservare delle novità.

Già l’inizio è stato agghiacciante: 5 punti di Lamb nei primi due attacchi di Trento. Ed al 3’20” siamo 4-16 con ospiti a 7/7 dal campo (il primo errore, di Niang, dopo 4’30”). Vitucci allora prova Bowman per Mascolo, Mazzola per Alston e Harrison per un nervoso Macura, ma continua a non esserci partita: Trento fa viaggiare la palla a velocità impensabili per Treviso: è solo Olisevicius, 7 punti in 6 minuti, che cerca in qualche modo di arginare il divario (9-20). Mettendoci finalmente un po’ più di pressione in difesa TvB riesce a rosicchiare qualcosa, ma non a sufficienza per impedire ai tiratori da fuori (Lamb continua ad essere micidiale) di banchettare a piacimento dall’arco. La differenza sta tutta nella rapida facilità di segnare dell’Aquila, anche dopo un canestro subito, mentre dall’altra parte ci sono indicibili sofferenze non solo per metterla dentro ma, talvolta, anche solo per provarci.

Ragion per cui la Nutribullet continua a restare abbondantemente sott’acqua e sotto la doppia cifra di svantaggio. E soprattutto non trova mai la chiave, una qualsiasi, per riaprire una gara dalle mille sofferenze. Insomma, si assiste ad una palese dimostrazione di inferiorità tecnica ed atletica: al -16 della pausa lunga, fissato dall’ennesima tripla trentina (Ford), iniziano a piovere i primi fischi ed il classico coro di mostrare gli attributi. Se poi si dà un’occhiata allo scout, si noterà che a metà gara il totale rimbalzi è 26-5 (cinque, avete letto bene) per i dolomitici, con un Paulicap che sembra paracadutato nel Palaverde per errore.

Partita già segnata? Non ancora, il riposo, ma non c’era dubbio, fa meglio ai nostri che a Trento. Le bombe di Oli e (due) Harrison, che però dovrebbe ridurre il numero dei palleggi, ad inizio ripresa farebbero capire che di benzina ce n’è ancora (41-48). Come non detto: in 3”, dopo canestro fatto e rubata di Niang sulla rimessa, Trento piazza un letale 5-0: tutto da rifare: 42-56 al 25’. E Treviso ci riprova: la bomba di Macura è quella del 52-58. Di tempo ce ne sarebbe, il primo canestro del “Polpo” poi è quello del -5 al 28’. Ma bisognerebbe avere più pazienza, perchè Trento è forte anche mentalmente, non fa una piega e si riprende la doppia cifra.

Dopo la tripla di Mazzola a cominciare il quarto periodo arriva un 7-0, ma è sempre lui, il lituano, ad infilare il tracciante dell'ultimissima speranza: 69-75 a -2'18". Spenta da Cale e dalla persa di Harrison. Cala il sipario con tanta tristezza e parecchi fischi. E sabato arriva Trieste.