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Feltre, il teatro La Sena è un cantiere infinito: l’apertura slitta a primavera

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Impossibile riuscire a chiudere il cantiere del teatro La Sena entro la fine dell’anno. Quello che era indicato come l’ultimo traguardo dopo una serie di rinvii, il 31 dicembre 2024, deve essere ulteriormente spostato più avanti, con tempi incerti.

La Piccola Fenice

L’interesse e l’attenzione sulla Sena si sono riaccesi lo scorso week-end in occasione delle giornate del Fai d’autunno, quando tantissime persone hanno approfittato dell’occasione per visitarla, a distanza di quasi cinque anni dall’ultima volta in cui la Piccola Fenice aveva preso vita.

Era il 2 febbraio 2020, giornata conclusiva della mostra del sipario originale, quando i visitatori diventarono anche spettatori, accompagnati da attori in costume che trasformarono un normale tour guidato in una rappresentazione della storia, un viaggio nel tempo per riscoprire il teatro e la grande tela dipinta a tempera nel 1843 dal decoratore della Fenice di Venezia Tranquillo Orsi.

L’apertura per le Giornate Fai

«La struttura, come è noto, è interessata da un lungo e complesso intervento di ristrutturazione che ne ha imposto la chiusura e al quale manca un ultimo tassello, che ci auguriamo di completare nei prossimi mesi», dice il sindaco Viviana Fusaro. «Nel frattempo, eseguite le pulizie e le verifiche tecniche del caso, abbiamo ritenuto di aderire con convinzione ed entusiasmo all’iniziativa promossa dal Fai, in un momento che vede, tra l’altro, il Comune e il Fondo impegnati assieme anche nella campagna di valorizzazione del Castello nell’ambito del censimento nazionale dei “Luoghi del cuore”».

L’apertura del teatro in concomitanza con le Giornate Fai d’autunno ha rappresentato un’ottima occasione per far ammirare a tanti feltrini e molti visitatori giunti da fuori un’autentica perla del patrimonio culturale e architettonico feltrino.

Un’altra apertura straordinaria prima dell’inverno

«Dopo le due giornate del 12 e 13 ottobre, è intenzione dell’amministrazione proporre altre aperture del teatro per le visite, prima del periodo invernale», rilancia il sindaco Viviana Fusaro.

Un modo per riavvicinare cittadini e visitatori al teatro, in attesa dell’agognata conclusione dei lavori per restituire l’agibilità per l’utilizzo del secondo e terzo ordine dei palchetti e del loggione, grazie alla costruzione del blocco esterno con scale antincendio e ascensori, che ancora non è terminata, tra varianti in corso d’opera, il Covid, ritardi, modifiche per il miglioramento estetico-architettonico secondo le indicazioni della Soprintendenza e poi anche le difficoltà nel reperimento dei materiali.

Come noto, resta da fare l’ultimo lotto di lavori che riguarda il rivestimento della scala esterna e qualche aggiustamento agli impianti all’interno. Se ne riparla nei primi mesi dell’anno prossimo.

È il capitolo finale per restituire la capienza da 300 spettatori, che potranno accomodarsi appunto anche nel secondo e terzo ordine dei palchetti e nel loggione, in aggiunta alle 33 poltroncine dei palchetti al primo piano e alle 99 della platea.