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Runjaic, dopo Udinese-Milan: “Non è solo colpa del Var, ma non abbiamo giocato una brutta partita”

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Una gara strana, ricca di episodi controversi. Un match che lascia l’amaro in bocca a mister Kosta Runjiaic, specialmente per l’atteggiamento mostrato dai suoi nei primi 30’ minuti di gioco visti a San Siro.

«Non sono felice del risultato – le parole del tecnico – così come non lo sono della nostra prima mezz’ora. Abbiamo perso troppi palloni».

Una volta acquisita la superiorità numerica, tuttavia, la musica, alla Scala del calcio, è cambiata: «Alla fine ci abbiamo provato. Il secondo tempo è stato praticamente a senso unico, abbiamo giocato a una sola porta. Avremmo meritato il pari, ma non siamo stati fortunati».

Non vuol parlare degli episodi, l’allenatore dell’Udinese. Il rigore su Kabasele, il fuorigioco di Ekkelenkamp sulla zampata del pari di Kabasele. Runjiaic tira una linea. E, almeno davanti alle telecamere, non ci pensa: «Non voglio commentare le decisioni dell’arbitro. È andata com’è andata, discuterne non può certo cambiare le cose».

Sfortuna a parte, l’Udinese, nel secondo tempo, avrebbe potuto osare di più. «Non è facile – spiega il tecnico – vedersela con una squadra che difende così bassa. Non siamo il Manchester City, non abbiamo la loro qualità nel giro palla. Certo, avremmo potuto impostare una circolazione migliore, più pazienze, con maggior ritmo. Di questo avevamo già parlato all’intervallo, e le cose sono migliorate».

Il gol, tuttavia, non è arrivato: «Su tanti cross eravamo posizionati in modo sbagliato. È un peccato non essere riusciti a segnare».

A fine gara, il tecnico aveva gettato sul campo tutto il suo arsenale offensivo, con la sola esclusione di Pizarro. Si poteva osare di più, magari già dai minuti successivi all’espulsione di Reijnders? «Anche con sette punte – la replica di Runjiaic – col tempismo sui cross avuto in questa partita difficilmente avremmo segnato».

Sul banco degli imputati, però, anche gli uomini preposti a saltare l’uomo. «Ci sono mancati i dribbling, non siamo riusciti a vincere gli uno contro uno». Ad essere chiamato in causa, su tale fronte, anche lo spagnolo Bravo, partito per la prima volta dal 1’ in Serie A.

«Ci ha provato. È giovane, è solo all’inizio del suo percorso, farà i passi giusti per crescere. L’andamento della partita non l’ha aiutato. E senz’altro ci è mancato Thauvin». E dici niente.

«Non mi aspettavo un Milan così chiuso in fase di contenimento – la conclusione del mister –. Questo vuol dire che a maggior ragione Udinese non ha giocato una brutta partita». È “solo” mancato il gol, verrebbe da aggiungere, a mo’ di chiosa.