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Sicurezza e lavoro, la firma di Confindustria sul documento: la Carta di Lorenzo diventa nazionale

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La Carta di Lorenzo raccoglie l’adesione di Confindustria nazionale e fa più di un passo avanti perché il documento , in primis, si rivolge proprio al mondo della scuola e delle aziende. Giovedì 24 ottobre, a Roma, in apertura del Consiglio generale dell’associazione degli industriali, il presidente Emanuele Orsini, sottoscriverà il testo che detta le regole per garantire la sicurezza nei corsi di formazione in azienda seguiti dagli studenti impegnati in percorsi duali, di alternanza scuola lavoro e in stage formativi. Questo perché, come ripetono spesso i genitori di Lorenzo, Maria Elena Dentesano e Dino Parelli, uno studente non è un lavoratore e come tale va trattato.

La sottoscrizione di Confindustria nazionale allunga l’elenco di coloro che l’hanno già fatto a iniziare dalla Regione e dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, dai rappresentanti delle parti sociali, delle categorie economiche, dalla Consulta degli studenti e da tutti coloro che condividono la politica della prevenzione. Non ultima l’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) che, alla presenza dei genitori di Lorenzo, promuove la cultura della sicurezza.

Il dolore

La Carta di Lorenzo è la risposta della famiglia Parelli al dolore per la perdita del figlio, colpito, nel suo ultimo giorno di stage, da una barra di acciaio nello stabilimento della Burimec di Pavia di Udine. In quel pomeriggio di gennaio la vita di Lorenzo, studente dell’istituto Bearzi di Udine, si spezzò lasciando un vuoto che i genitori provano a colmare con la Carta. L’appello è giunto sul tavolo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giunto poi in visita al Bearzi dove ha definito la sicurezza sul lavoro un diritto inderogabile. La Carta di Lorenzo ha sensibilizzato i giovani che più di altri hanno trasformato questa vicenda in un manifesto per rivendicare percorsi di formazione sicuri. L’eco di quell’appello è stato fatto proprio dall’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, e dal presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, il quale, lo scorso settembre, a Grado, ha proposto a Orsini l’adesione alla Carta. In pochissime settimane la riposta è arrivata e giovedì, la lista delle sottoscrizioni si allungherà con il nome di Orsini.

I genitori

«È una firma che va verso la concretezza, Confindustria nazionale è uno dei soggetti a cui, assieme alla scuola, si rivolge la Carta di Lorenzo». Maria Elena e Dino Parelli lo riconoscono ricevendo da questa nuova adesione la forza per continuare a percorrere la strada della sensibilizzazione su un tema molto sentito nelle aziende, un po’ più ovattato negli ambienti scolastici. La famiglia Parelli riconosce all’assessore Rosolen e al presidente Agrusti di aver saputo cogliere per primi il messaggio.

I commenti

«Siamo stati trai primi a sottoscrivere la Carta di Lorenzo – ha già avuto modo di dire Agrusti – facendola diventare il nostro undicesimo comandamento». Trattandosi di un’associazione di categoria, la firma del documento da parte del presidente Orsini, di fatto, amplia l’adesione alla rete degli associati. Rosolen lo sottolinea definendola «un atto di grande responsabilità con cui l’associazione e tutte le aziende ad essa affiliate si impegnano a fare un ulteriore sforzo per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei contesti scolastici e formativi». Proprio perché serve una nuova visone di sistema, per rendere più sicuri i contesti lavorativi. «la Carta di Lorenzo – conclude Rosolen – vuole provare a essere questa opportunità».