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Invalsi: a Treviso bocciati uno su tre in italiano e matematica, il rendimento peggiora

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Bocciati in italiano e matematica più di tre studenti trevigiani su dieci di terza media e quinta superiore. E le cose vanno sempre peggio, perché il confronto con il 2020 mostra un ulteriore arretramento.

Sono gli esiti delle ultime prove Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione), che ancora risentono del contraccolpo della pandemia e dei conseguenti lunghi periodi di didattica a distanza: basti pensare all’arretramento rilevato in terza media in italiano (dell’1,8%) e matematica (0,5%) nel confronto con il 2021-2020.

E si va meglio in matematica che in italiano: trevigiani più abili con la calcolatrice che con il dizionario? Magra consolazione: siamo fra i meno peggio d’Italia.

Effetto social negativo

«Colpa forse del linguaggio e della sintassi semplificata dei social», l’analisi di Mario Dalle Carbonare, dirigente dello scientifico Da Vinci. «Io ho notato spesso disinteresse fra gli studenti: le snobbano, perché non c’è un voto», la riflessione di Renata Moretti, preside del professionale Besta. I test si effettuano al computer, le domande sono a risposta multipla e, nel caso delle superiori, tarate sulla tipologia di istituto: liceo, tecnico o professionale.

E le difficoltà maggiori emergono nella comprensione di testi scritti.

Per la matematica, si tratta invece di quesiti di logica, che impongono un ragionamento.

Entrando nel dettaglio, c’è da piangere anzitutto per l’italiano: nelle ultime prove di terza media (effettuate, come tutte le altre, la scorsa primavera) più di tre scolari trevigiani su 10 – il 33,5% – hanno raggiunto appena i livelli 1-2, dimostrando di possedere competenze inadeguate. In sintesi: non vanno oltre la comprensione di parole di uso abituale o di brevi parti di testo.

Leggermente meglio in quinta superiore, dove le criticità riguardano il 32,3% degli alunni. Dati che comunque preoccupano, anche se la media italiana è del 40% per le medie e del 42% alle superiori, con picchi negativi in alcune province che superano il 60% e 70% (fonte Sole 24Ore). Così, nella classifica delle province meno lacunose, gli studenti della Marca sono al 12º e 14º posto per l’italiano, mentre va anche meglio in matematica, con la nona posizione per le terze medie e la settima per le quinte superiori. I più bravi? A Lecco, dove solo due studenti su 10 sono risultati insufficienti ai test.

I conti non tornano

Ritornando nella Marca, invece, le elaborazioni legate all’aritmetica sono – relativamente – più incoraggianti: se in terza media non ottiene la sufficienza il 33,2% degli alunni, fra i diplomandi si scende al 30,6%, con un miglioramento dell’1,9% rispetto al 2021-2020. «I dati dimostrano che nelle scuole della Marca si lavora mediamente bene, ma si potrebbe fare meglio», osserva Dalle Carbonare, «e spesso le lacune maggiori in matematica sono nei licei scientifici: perché si richiede un livello che non tutti riescono a raggiungere.

Nell’italiano, potrebbero incidere le minori letture e l’abitudine al lessico da social». In quinta superiore le Invalsi sono obbligatorie per poter svolgere poi l’esame di Stato: «Troppi ragazzi non ne comprendono però l’importanza.

Non vedono l’ora di finirle, le affrontano con l’atteggiamento sbagliato: il risultato finale potrebbe non essere veritiero. Di certo i ragazzi di quinta superiore avevano vissuto la pandemia all’inizio delle superiori: ciò ha pesato», conclude la collega Moretti.

Cosa sono i test Invalsi

Italiano

Per le Invalsi di italiano, si allegano alcuni testi, attorno ai quali ruotano le domande (a risposta multipla). Un recente test per le medie allega alcune righe legate alla storia del maestro-musicista Bordigoni ambientata in epoca fascista e si chiede di collocarla storicamente. «In quale periodo storico si svolgono le vicende narrate nel testo? All’epoca del Risorgimento italiano, durante la prima guerra mondiale, negli anni tra le due guerre mondiali o nel secondo dopoguerra». Alle quinte superiori si sottopone il testo "Il sorriso di Giulia" di Luca Canali (1980). E si chiede, ad esempio, se «la parola “guardingo” può essere sostituita con: prudente, diffidente, riflessivo, attento, avveduto, vigile o girovago».

Matematica

Per le prove di matematica, sono inseriti quiz (a tempo e a risposta multipla) che devono spingere l'alunno a ragionare. A livello di terze medie, questo è un quesito proposto nelle recenti Invalsi: «A dicembre il prezzo di un paio di scarpe era 115 euro. A febbraio, con i saldi, le scarpe sono state scontate del 30%. L’ultimo giorno di saldi, il prezzo scontato subisce un ulteriore sconto del 40%. Qual è il prezzo delle scarpe l’ultimo giorno di saldi?» (risposta corretta: 48,30 euro). Un esempio per le quinte superiori dei licei scientifici: «Anna ha letto 98 pagine di un libro che corrispondono al 28% del numero totale delle pagine. Quante sono le pagine del libro?» (risposta giusta: 350 pagine).