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Nuovi Criteri Ambientali Minimi: un nuovo strumento verso la sostenibilità. Di cosa si tratta

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Dal 2003, anno dell’adozione del Piano d’Azione per gli acquisti sostenibili da parte della Pubblica Amministrazione, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano uno dei primi esempi di economia circolare in Italia. Attraverso l’introduzione di standard più elevati per l’acquisto di forniture e servizi, i CAM sono oggi uno strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità ambientale e il rispetto dei principi di economia circolare.

CAM e Competitività: Una Scelta Strategica per le Imprese

Difatti, le imprese che decidono di abbracciare questi criteri non solo perseguono l’utile aziendale, ma integrano nel loro operato valori etici, sociali e ambientali. Questo passaggio verso un’economia più sostenibile può essere facilitato da incentivi, certificazioni e vantaggi reputazionali, che rendono tale scelta non solo strategica ma anche vantaggiosa per il posizionamento competitivo.

Un obbligo negli appalti pubblici: la sostenibilità prima di tutto

Tuttavia, nel settore degli appalti pubblici, l’adozione dei CAM non è più una libera scelta, bensì un obbligo. Il Collegato Ambientale ha stabilito che ogni impresa che voglia partecipare a gare pubbliche deve rispettare i requisiti tecnici e le clausole contrattuali imposte, finalizzati alla decarbonizzazione e alla sostenibilità ambientale. Questo obbligo impone alle stazioni appaltanti di includere i CAM nelle gare e di garantire che le imprese rispettino tali criteri non solo nella fase di offerta, ma anche durante l’esecuzione dei contratti.

La sfida sostenibile per le Pubbliche Amministrazioni

L’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi rappresenta una sfida per le amministrazioni pubbliche, che non sempre riescono a verificare con facilità l’adozione di tali criteri da parte delle imprese. Tuttavia, i CAM hanno finalità virtuose, incoraggiando le aziende a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi in materia di responsabilità ecologica. Oltre a promuovere la sostenibilità ambientale, i CAM contribuiscono anche alla diffusione di una cultura d’impresa tecnologicamente più avanzata, che si traduce in un know-how utilizzabile non solo per le gare pubbliche ma anche nel mercato più ampio, grazie a prodotti e servizi innovativi e rispettosi dell’ambiente.

Criteri aggiornati in settori chiave

Lo scorso agosto, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato tre decreti contenenti nuovi CAM o modifiche ai criteri esistenti in settori chiave come le infrastrutture stradali, i servizi energetici negli edifici pubblici e i lavori pubblici, concentrandosi in particolare su prodotti specifici.

CAM: Le Parole Chiave della Responsabilità Ecologica

Le parole chiave dei Criteri Ambientali Minimi includono l’uso di materie prime riciclate, il risparmio energetico, e l’impiego di prodotti compostabili o sostenibili, come il legno prelevato da foreste gestite in modo responsabile. L’adozione di questi criteri rappresenta per molte imprese un “cambio di passo” significativo, trasformando i principi di economia circolare in pratica quotidiana e orientando l’industria verso un futuro più verde e sostenibile.

Vera opportunità per la aziende e per l’ambiente

In questo contesto, i CAM non sono solo uno strumento per rispettare norme obbligatorie, ma rappresentano una vera e propria opportunità per le aziende di contribuire attivamente alla transizione energetica e ambientale in Italia, spingendo verso una manifattura sempre più consapevole e responsabile.

L'articolo Nuovi Criteri Ambientali Minimi: un nuovo strumento verso la sostenibilità. Di cosa si tratta sembra essere il primo su Secolo d'Italia.