Svastica sugli spalti del Friuli durante Italia-Israele: una persona denunciata, Daspo di 5 anni
Allo stadio non ci sono stati momenti di tensione, nessun incidente prima, durante e dopo la partita Italia-Israele, terminata con il risultato di 4-1 per gli azzurri del ct Spalletti.
Niente disordini o disagi particolari per il pubblico, se non qualche inevitabile attesa per i controlli agli ingressi del Friuli.
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All’indomani del match al centro di mille dibattiti e di un imponente piano per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, è il questore di Udine, Alfredo D’Agostino a fare il punto su quanto accaduto, proprio mentre sta lasciando il capoluogo friulano per raggiungere la sua nuova destinazione di servizio, Foggia, dove sarà operativo da giovedì 17 ottobre.
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Durante i controlli svolti prima e durante la partita è spuntato un drappo con una svastica e, in relazione a ciò, una persona è stata denunciata e riceverà un Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) di cinque anni.
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«Sono soddisfatto – ha sottolineato il questore – perchè il sistema, estremamente complicato, che era stato messo in piedi ha retto bene e ha risposto perfettamente, in tutte le sue componenti. E, quindi, devo dire che è andata bene, al di là di ogni più rosea aspettativa, grazie anche alla civiltà delle persone, all’impegno messo in campo da tutti coloro che erano allo stadio, a come si è svolto il corteo. Un grazie dunque a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine che hanno dato il loro contributo affinchè tutto si svolgesse nel migliore dei modi. Tutte le attività sono avvenute sotto la regia della Prefettura e tali direttive, dal punto di vista tecnico, sono poi state declinate dalla questura attraverso precise disposizioni».
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I controlli sono stati lunghi, per qualcuno lunghissimi. Anche perchè non tutti hanno colto l’invito - fatto dalla polizia durante il weekend - ad arrivare per tempo. Per cui, ad un certo punto, la questura ha cercato di velocizzare le procedure – che, comunque, sono state sempre effettuate con la massima meticolosità –, in modo da consentire a tutti l’ingresso prima del fischio d’inizio. Agenti e steward non hanno dovuto sequestrare nulla di particolare (se non poi il già richiamato drappo), in quanto tutto il pubblico si è dimostrato attento e rispettoso delle regole.
Gli spettatori che hanno avuto accesso allo stadio sono stati, in tutto, 11.700 circa. «La cosa importante – conclude il questore – è stata la perfetta sintonia di tutte le forze in campo, non solo le forze dell’ordine, ma anche gli steward che hanno lavorato benissimo e le maestranze che hanno allestito tutto il necessario affinchè il dispositivo potesse funzionare».