Città blindata per la partita, mille agenti e cecchini sui tetti
Più di un migliaio di forze dell’ordine in divisa e in borghese, agenti dei servizi segreti italiani e israeliani, cecchini sul tetto dello stadio cittadino e posizionati anche sopra l’albergo Là di Moret, quartier generale della nazionale israeliana. Un imponente servizio d’ordine ha fatto da sfondo, lunedì 14 ottobre, alla partita Italia-Israele e alla manifestazione pro Palestina che ha anticipato di alcune ore il match, valido per la Nations League. Uno spiegamento capillare, in centro città come nella zona attorno allo stadio udinese, necessario per garantire la sicurezza di cittadini e tifosi oltre che della nazionale guidata da Luciano Spalletti e del gruppo del ct Ran Ben Shimon.
Agenti, tiratori scelti, servizi segreti
Oltre un migliaio gli agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza scesi in campo, accanto a decine di agenti del Mossad (il servizio segreto dello Stato d’Israele) e dei servizi segreti italiani, senza contare i tiratori scelti posizionati sopra lo Stadio Friuli- Bluenergy Stadium e sul tetto dell’hotel di via Tricesimo che ha accolto i giocatori e lo staff israeliani. Controlli rafforzati anche in prossimità dell’albergo degli azzurri, Le Fucine di Buttrio. A questo schieramento vanno aggiunti i circa 450 steward che la Figc ha ingaggiato tra il personale che solitamente collabora con l’Udinese e che hanno provveduto a compiere una serie di pre-filtraggi prima della cosiddetta zona rossa, costituita da gran parte delle vie attorno allo stadio. I reparti cinofilo e antisabotaggio hanno passato al setaccio ogni angolo del perimetro del Friuli, recintato con transenne anti-scavalcamento.
I tornelli di filtraggio sono stati posizionati dalla ditta Eps di Tavagnacco di fronte alle rivendite dei biglietti per le partite dell’Udinese. Importante anche l’apparato della polizia locale, presente con 6 ufficiali, tra cui il comandante Eros Del Longo e 42 tra ispettori, assistenti e agenti impegnati nella gestione della viabilità in centro storico e nei pressi dello stadio. «L’attenzione che stiamo riservando – le parole del questore di Udine, Alfredo D’Agostino – è chiaramente ai massimi livelli per le implicazioni che un evento del genere potrebbe avere in questo momento, pur trattandosi soltanto di un evento sportivo». «Siamo in un momento di tensione – ha commentato il prefetto di Udine, Domenico Lione, prima della gara –. In occasione della partita Italia Israele il dispositivo di prevenzione è in piedi e saranno predisposte tutte le misure necessarie per gestire l’ordine pubblico. Le misure di sicurezza si adatteranno sulla base degli eventi che si verificheranno nelle prossime ore».
Limitazioni e viabilità
Inevitabili le restrizioni al traffico, previste dalle ordinanze di polizia locale e inserite nel piano sicurezza coordinato da Prefettura e Questura. Per consentire lo svolgimento della manifestazione pro-Palestina dalle 15.45 di lunedì 14 ottobre (e fino al termine del corteo) non era possibile transitare in piazza della Repubblica, via Roma, viale Europa Unita, piazzale D’Annunzio, piazzetta del Pozzo, via Aquileia, via Vittorio veneto, piazzetta Beato Bertrando, piazza Duomo, via Stringher e piazza XX settembre dove è terminato il corteo.
Dalle 14 alle 18 era stato istituito, inoltre, un divieto di sosta temporaneo in via Roma, in viale Europa Unita, e in piazzetta Beato Bertrando. L’ordinanza relativa all’area dello Stadio Friuli, valida già da domenica, ha invece previsto (fino a martedì 15 ottobre alle 12) il divieto di transito in via Candolini e in via Bottecchia, il divieto di sosta 0-24 in via Candolini, via Bottecchia, viale dell’Emigrazione, via Candonio, via Mainerio, via Foni, via Frossi. Per motivi legati all’organizzazione del comparto di sicurezza sono state interdette al traffico fino alla mezzanotte di lunedì 14 anche via Moretti e via Anna Muratti Moretti. Gli agenti di polizia locale, come ha chiarito l’assessora Rosi Toffano, svolgono un servizio di gestione della viabilità e non di sicurezza pubblica, ambito quest’ultimo in capo Prefettura e Questura. «Per i quasi 50 uomini impegnati del comando di polizia municipale – ha sottolineato l’assessora alla Polizia locale – sono state previste tutte le dotazioni di sicurezza necessarie».
L’arrivo allo stadio in anticipo
I controlli delle forze dell’ordine per chi è andato allo stadio sono iniziati già dall’uscita dalla grande viabilità. Le verifiche nei confronti degli spettatori sono state serrate e hanno richiesto del tempo, per questo motivo la Questura aveva consigliato di raggiungere lo stadio con un congruo anticipo rispetto al fischio d’inizio. I cancelli, infatti, sono stati aperti alle 18.30 e la raccomandazione era di arrivare prima delle 20, per non rischiare di perdersi l’inizio della gara (fissato alle 20.45). L’obiettivo era proprio quello di evitare la formazione di lunghe code all’esterno ed eventuali disagi. A limitare le attese sicuramente ha contribuito anche il numero di spettatori, poco meno della metà della capienza totale dell’impianto dei Rizzi. I biglietti staccati, infatti, sono stati circa 12 mila su un totale di 25 mila posti a disposizione al Friuli – Bluenergy Stadium. Quella di lunedì 14 ottobre è stata sicuramente una partita destinata a rimanere impressa nella memoria degli udinesi e non solo.