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Октябрь
2024

Il noalese De Marchi premiato da Mattarella per la pigna che previene gli incendi

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Un noalese al Quirinale. Davide De Marchi, 33 anni, domani salirà al Colle per ricevere dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un premio per aver co-fondato una start up che realizza un sensore a forma di pigna finalizzato alla prevenzione degli incendi. Il prestigioso riconoscimento sarà assegnato nell'ambito dell'annuale cerimonia per l’Eni Award.

De Marchi, laureato a Padova in Bioingegneria nel 2015, Master all’università di Pavia nel 2017 e dottorato nella stessa università, ha conseguito nel 2020 un PhD in Biologia sintetica ad Harvard ed è uno dei co-fondatori di Sly.

La start-up a cui ha dato vita nel febbraio 2023 con Max e Kseniya Lenarciak (canadesi di Toronto, ora trasferiti in Italia) a Santa Caterina dello Ionio, in provincia di Catanzaro, ofra con uffici a Milano, Roma e San Francisco, sarà premiata come vincitrice dell'edizione 2024 del programma "Eni Joule for Entrepreneurship" per aver sviluppato la piattaforma Treeage che permette il riconoscimento precoce degli incendi boschivi e consente il monitoraggio delle perdite di gas industriale, fino a 50 metri di distanza.

L’idea vincente

La tecnologia di Sly prevede l'ingegnerizzazione di una serie di sensori che grazie all’intelligenza artificiale riescono a rilevare la composizione chimica dell'aria, individuando l'eventuale presenza di gas “anomali”.

Questi sensori a forma di pigna vengono installati nei boschi. I dati che elaborano vengono poi trasmessi ai cloud dell’azienda e successivamente trasmessi al cliente finale o alle sale operative delle autorità di soccorso e intervento in caso di necessità.

Un’idea vincente nata quasi per caso. Era il periodo del lockdown e la coppia di canadesi in vacanza (Max è di origini italiane), è costretta a fermarsi in Calabria più del previsto. Proprio in quel periodo un vasto incendio brucia la tenuta agricola dei Lenarciack.

«Un vero e proprio choc» racconta De Marchi, che in quel periodo era con gli amici, futuri, Max e Kseniya «veder bruciare il loro uliveto e un mandorleto. Abbiamo pensato a cosa si poteva fare per prevenire questi roghi, cercare di intercettarli prima, a informarci. Prima per hobby, poi più seriamente. E abbiamo visto che in giro c’erano delle soluzioni, sì, ma che c’era anche un mercato con molte opportunità».

La scommessa

Su quell’intuizione i tre amici scommettono tutto quello che hanno. Kseniya lascia BlackRock, una delle maggiori società di investimento al mondo, il marito l’hedge fund in cui operava.

De Marchi abbandona il suo lavoro come manager nella Ricerca e sviluppo di Simbiosi, società della famiglia Natta, il cui capostipite (Giulio) venne insignito del Premio Nobel per la chimica.

«Ci siamo mossi su due fronti» racconta De Marchi «Prima con i sensori denominati “pigna”, dalla forma del nostro dispositivo da attaccare agli alberi, per la prevenzione degli incendi boschivi. Poi, grazie ai contatti con Eni, abbiamo sviluppato un altro tipo di sensori da attaccare a tralicci e metanodotti, in grado di intercettare le perdite di metano e quindi il tempestivo riconoscimento di molecole tossiche o emissioni nocive».

La funzione della pigna o dei sensori di gas è quella di avvisare, mediante il software incorporato e un particolare algoritmo, gli utenti finali del rischio di incendio o perdite di gas.

Il mercato

Il mercato, al momento, è soprattutto estero. «Canada, Florida, poi Uruguay, Argentina, Brasile» spiega De Marchi «In Italia è tutto un po’ più lento, qualcosa in Sicilia. Ora ci stiamo muovendo anche nell’Est Europa, soprattutto Romania e Bulgaria, dove i proprietari di parchi fotovoltaici hanno l’interesse a capire tempestivamente se si sviluppano incendi non tanto nei loro impianti, ma nelle vicinanze».

A metà settembre sono stati installati anche in Abruzzo una ventina di sensori. Installazioni di sensori Sly si trovano in parchi, miniere, metanodotti e impianti a biomasse in Uruguay, negli Stati Uniti, nelle Bahamas. L’obiettivo è comune ai due tipi di sensori: intercettare l’incendio o la fuga di gas nelle fasi primordiali.

Il riconoscimento al Quirinale per la start up Sly si aggiungerà a quelli già conseguiti. Il primo premio, lo scorso 3 settembre, allo Slush’D di Bolzano, appuntamento dedicato agli attori dell’ecosistema imprenditoriale nazionale e internazionale. Gradino più alto del podio anche a inizio ottobre, al Sud Innovation Summit di Messina.