Padova Calcio, che spettacolo: +7, stacca il passaporto per la fuga
Ora c’è anche il timbro sul passaporto biancoscudato. Direzione? Fuga per la promozione.
Il Vicenza fa un regalo al Padova e certifica il primo poderoso allungo del campionato. I biancorossi, domenica pomeriggio, non sono riusciti ad andare al di là del pareggio per 1-1 contro il Lumezzane, rimontando soltanto negli ultimi minuti una gara cominciata in salita dopo il gol bresciano segnato in avvio.
È il secondo pareggio della stagione allo stadio Menti e significa solo una cosa: il Padova scatta in vetta alla classifica e vola a più sette dalle due più immediate inseguitrici. Il Vicenza, infatti, non è riuscito a ristabilire le distanze e il punto raccolto ieri gli ha permesso soltanto di agganciare il Renate (caduto contro il Novara nell’anticipo di venerdì) al secondo posto.
Record
C’è una costante che si ripete quasi a getto continuo, per il Padova, da quando al timone di comando della società c’è Joseph Oughourlian.
Sono i record di punti, vittorie, strisce positive. Che per ora non sono servite a niente ma quantomeno certificano la bontà delle squadre costruite negli anni e alle quali, al netto di errori e difficoltà strategiche, è mancata la buona sorte.
Perché a Mandorlini non è bastato arrivare primo a pari merito per essere promosso, Pavanel ha timbrato la miglior partenza di sempre in Serie C prima di essere esonerato e infine Torrente è stato (e rimane) l’unico allenatore della storia del Padova capace di chiudere il girone d’andata senza sconfitte.
L’ultimo primato, quello di questa stagione, a livello statistico è anche il più impressionante. Mai il Padova, nei campionati professionistici, era riuscito a raccogliere 25 punti dopo 9 partite di campionato.
Ce l’aveva fatta soltanto nell’unico anno di Serie D della propria storia, dieci anni orsono, chiuso con una trionfale vittoria valsa la promozione in Serie C. Quella squadra, allenata da Parlato, era una corazzata messa in piedi in fretta e furia ad agosto con l’unico obiettivo di dominare il campionato.
Dopo 9 partite aveva raccolto numeri molto simili, anche se inferiori, al Padova attuale: 19 gol segnati (sono 20 quest’anno) e 6 subiti (ora solo 4).
Confronto
Nove partite significano anche un quarto del campionato. È ancora lunga ma le gare disputate sono già sufficienti per iniziare i primi paragoni.
Dai quali emerge che questo Padova sta viaggiando a ritmi superiori rispetto al Sudtirol 2022 e al Mantova 2024, vale a dire le due squadre che in tempi recenti hanno dominato il girone A di Serie C.
Tre anni fa il Sudtirol, che chiuse poi il campionato a 90 punti con appena 9 gol subiti in tutto il torneo, dopo nove giornate era secondo in classifica a quota 21 e a meno uno dal Padova.
Anche il Mantova dell’anno scorso, a questo punto della stagione, era secondo dietro ai biancoscudati, con 20 punti e già una partita persa alle spalle.
Per ritrovare l’unica squadra capace di mantenere lo stesso ritmo della formazione di Andreoletti bisogna guardare al Catanzaro 2022/23, che nel girone C aveva 25 punti dopo 9 giornate, vinse il campionato già a marzo e finì a quota 96 punti.