Mauro Scagliarini ottimo secondo ai campionati Europei di Gravel ad Asiago
«Scaglia» d’argento. Grandissima prova ieri per Mauro Scagliarini, l’atleta Master del Bettini bike team, protagonista storico della mountain bike bellunese che, da qualche tempo, si cimenta con grande soddisfazione nel Gravel. Dopo la partecipazione alla rassegna iridata amatori dello scorso anno a Pieve di Soligo e a quella della settimana scorsa a Lovanio (Belgio), ieri Scagliarini è stato protagonista del Campionato Europeo, ad Asiago, conquistando il secondo posto nella categoria Master 6.
«Nel finale siamo andati via in due, poi nell’ultimo strappetto ho perso una ventina di metri che non sono più riuscito a recuperare», spiega Mauro che in questa stagione ha conquistato, nella mountain bike, la medaglia di bronzo ai campionati italiani di categoria e la vittoria, sempre di categoria, nella Veneto Cup, conquistando sette delle otte gare cui ha partecipato. «Qui ad Asiago una grande soddisfazione, ottenuta su un territorio molto bello e adatto al gravel, movimento in grande crescita. Una domenica anche di grande tristezza, per la morte di Silvano Janes». Quella che doveva essere una giornata di festa, infatti, si è purtroppo trasformata in una giornata di lutto. Durante la gara Master 65-69 ha infatti perso la vita il trentino Silvano Janes, colpito da arresto cardiaco. A causa di ciò, la Federazione ciclistica europea, d’accordo con gli organizzatori di Flanders Classics e di PP Sport Events, ha deciso di fermare tutte le gare alla fine del secondo giro del circuito di 51 km, dando modo solamente ai primi due gruppi della gara Uomini Elite di completare il terzo giro e giocarsi il titolo europeo. Inoltre, dopo l’arrivo, non sono state osservate le consuete celebrazioni, con i soli corridori Uomini e Donne Elite che sono saliti sul podio per le foto di rito, senza musica, vestimento della maglia, interviste e inni nazionali.
A livello assoluto, ad alzare le braccia sono stati la svizzera Sina Frei e il ceco Martin Stošek. Entrambe le gare si sono sviluppate in maniera molto simile, ovvero con una selezione costante chilometro dopo chilometro che, alla fine, ha spalancato le porte al più forte. La fortissima biker svizzera Frei, nel secondo ed ultimo giro, è riuscita a togliersi di ruota tutte le avversarie sfruttando le sue doti di grimpeur. Ultime a cedere sono state le due italiane Silvia Persico e Alice Maria Arzuffi, che sono arrivate a giocarsi la medaglia d’argento allo sprint, vinto da Persico. Tra gli uomini è andata in scena una bella bagarre che ha visto coinvolti biker, stradisti e “gravellisti puri”. Ad avere la meglio il ceco Stošek sul britannico Toby Perry e sul belga Jenno Berckmoes.