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Октябрь
2024

Open day Lattebusche con 6.100 visitatori: lunghe file per vedere  impianti e produzione

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C’è fame di profumi e sapori, ma c’è anche fame di conoscenza. Sono stati oltre 6.100 gli accessi all’Open day Lattebusche che ieri ha richiamato visitatori da tutto il Veneto. Un vero record, tant’è che alle 16.30, quando l’iniziativa è terminata c’era ancora qualche persona in coda. Famiglie con bambini, coppie più o meno giovani, gruppi di amici: un pubblico eterogeneo che fin dall’apertura si è messa ordinatamente in fila. Fila che si è andata allungando con il passare delle ore senza scoraggiare i visitatori, così come trovare un parcheggio nei dintorni dello stabilimento è diventato un terno al lotto.

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Ma va bene così perché il duplice obiettivo della cooperati è stato raggiunto in pieno: da una parte eliminare qualsiasi barriera con i potenziali consumatori per mostrare come si lavora il latte e come si produce la vasta gamma di prodotti all’interno dello stabilimento di Busche; dall’altra presentare i nuovi reparti recentemente realizzati all’insegna di una migliore efficienza energetica con un’attenzione anche agli spazi a disposizione dei dipendenti.

«Un risultato straordinario», commenta il presidente di Lattebusche Modesto De cet, che assieme al direttore generale Antonio Bortoli vede il fluire ininterrotto di persone che dopo la visita possono rifocillarsi con una serie di assaggi di formaggi da accompagnare con un prosecco o una birra Dolomiti. «Non credevamo a una partecipazione così numerosa e la cosa ci riempie di gioia. Abbiamo cambiato giro e impostazione della visita per privilegiare quei reparti oggetto degli ultimi lavori con una riqualificazione dell’area retrostante lo stabilimento. Mi riferisco la reparto latte, alla zona del depuratore e agli altri spazi che danno un ’immagine di Lattebusche più moderna, ma sempre attenta alla tradizione che ci portiamo dietro da settant’anni».

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La gente ha mostrato la volontà di conoscere cosa c’è dietro un cartoine del latte o a un formaggio Dop: «Certamente», aggiunge De Cet, «e da parte nostra c’è la volontà di fare capire il nostro modo di lavorare, di proporci, di fare i prodotti sempre in maniera seria mettendo la qualità davanti a tutto».

Un Open day di successo grazie al contributo fondamentale del personale: dalle ragazze che hanno accolto i visitatori distribuendo la cuffia da mettere in testa e i proteggi scarpe per evitare contaminazioni, ai diversi operatori che hanno intrattenuto le comitive fornendo informazioni sui singoli prodotti e le modalità di produzione.

Infine il tendone con il ricco rinfresco finale, grazie al quale tutti hanno potuto assaggiare una ampia selezione dei prodotti che si fanno proprio a Busche, chiudendo il giro con un gelato: «Ho fatto i compimenti a tutti», la chiosa del presidente De Cet, «perché tutto il personale impegnato ha mostrato di metterci il cuore e chi era nelle postazioni lungo il percorso ce l’ha messa tutta per spiegare bene cosa si fa in questo stabilimento» —