ru24.pro
World News
Октябрь
2024

Voghera Film Festival, si chiude con i premi dopo 3 giorni di cinema

0

Missione compiuta, ossia quella, come spiegano gli organizzatori, «di promuovere il cinema nel territorio, proponendo una selezione di cortometraggi provenienti da diverse parti del mondo».

Perché questa è la finalità del Voghera Film Festival, la cui 12esima edizione si è conclusa nel fine settimana al cinema teatro Arlecchino.

«Come ogni anno – proseguono gli organizzatori – la manifestazione ha proposto la proiezione di film e incontri con autori per tre giornate dedicate al cinema e alla cultura nel cuore della città. Siamo davvero molto soddisfatti per l’ottima partecipazione di pubblico, in particolare di giovani, grazie anche alla collaborazione con l’università di Pavia che ha preso parte alla manifestazione con la “Giuria giovani”. Ringraziamo il sindaco Paola Garlaschelli per il suo sostegno». Il Voghera Film Festival si pone come punto di riferimento culturale e creativo per la città e l’Oltrepo: insieme alla direttrice artistica Giulia Bona, lavorano al progetto Marco Rosson, Simona Panigazzi, Eleonorita Acquaviva e i giovani collaboratori Mara Vignola, Rebecca Ferrari, Jacopo Antoniolli, Matteo Bertassi.

I premi

Ecco l’elenco di tutte le opere che hanno vinto la dodicesima edizione del Voghera Film Festival. Migliore sceneggiatura: Gemini63 di Laura Calderini. Il miglior lungometraggio è Tre regole infallibili di Marco Gianfreda. La miglior fotografia va a Francesco Piras per Frarìa. Il premio per il miglior attore va invece a Lino Guanciale per Rasti. Il premio per la miglior attrice va a Silvia D’Anastasio. Il premio Sandro Bolchi per la miglior regia va a Simone Russo per Daisy Bullet, per la tecnica visiva con cui è narrato un racconto di guerra che sa creare tensione ma anche empatia, dramma e poesia. Il premio per il miglior corto va a Mignolo di Gianluca Granocchia, un corto che riesce a raccontare, con pochi personaggi ma idee chiare, la vita di due giovani personaggi, le loro paure, i loro sogni, i loro dubbi, utilizzando con acume i toni della commedia grottesca. Il miglior corto horror dell’edizione 2024 è Sacra victima di Danilo Greco con la seguente motivazione: per aver creato uno scenario horror ambientato in un tempo lontano e per aver dato corpo, in parallelo, a paure che risuonano fino ai giorni nostri.

Il premio Giuria Giovani, una novità di questa dodicesima edizione, va a Rasti di Paolo Bonfadini, Davide Morando. p.a.v.