Angelo Gandini muore a 69 anni: era il presidente della Frigirola
PAVIA. Imprenditore, titolare della Prosystem srl, società del settore informatico con sede a Brescia, grande appassionato di calcio e presidente della “sua” amatissima Frigirola, di cui per oltre 20 anni è stato al vertice dopo essere partito nel calcio dall'Oratorio di San Pietro in Verzolo. Tanti amici, oltre ai suoi familiari più stretti a partire dalla moglie Fiore e dal figlio Luca (oggi team manager della Frigirola), piangono la scomparsa di Angelo Gandini, avvenuta domenica sera all'età di 69 anni all'ospedale San Matteo di Pavia dove era ricoverato da alcune settimane per problemi di salute. Poche ore prima, la sua squadra di Prima categoria ha ottenuto una vittoria per 3 – 2 a Bressana.
Immediato il cordoglio di tutte quelle persone che lo hanno conosciuto al campo di via Scarenzio. Gandini, dopo aver contratto il Covid in forma pesante, aveva lottato per ritornare al fianco dei suoi ragazzi. I funerali si terranno mercoledì 16 alle ore 11 presso la Chiesa di San Pietro in Verzolo di Pavia.
La squadra
«Con immenso dolore comunichiamo la scomparsa del nostro amato Presidente, Angelo Gandini – scrive la società sportiva Frigirola su Facebook – . Per oltre 20 anni, Angelo è stato molto più di un Presidente per la nostra società, è stato una guida, un amico, un punto di riferimento. La sua passione e il suo amore per questi colori erano il motore di tutto ciò che facevamo insieme. Dal 2020 aveva combattuto con una forza straordinaria contro il Covid e gli strascichi che gli aveva lasciato, mostrando la sua indomabile volontà di vivere, la stessa con cui affrontava ogni sfida, in campo e nella vita. Angelo non era solo un leader, era un uomo dal cuore grande, capace di trasmettere forza e speranza anche nei momenti più difficili. Sempre pronto a tendere una mano, con un sorriso o una parola di incoraggiamento, era per tutti noi un esempio di umanità, dedizione e amore per il prossimo. Aveva un sogno, quello di riportare la Frigi in Promozione. E oggi, con il cuore spezzato, ci impegniamo a fare tutto il possibile per realizzarlo, per onorare la sua memoria e la sua visione. Ci ha insegnato cosa significa lottare, non arrendersi mai e affrontare ogni giorno con coraggio e determinazione. Oggi, il vuoto che lascia è incolmabile, ma il suo spirito vivrà per sempre in ognuno di noi».
Ci mancherai, Pres. Il tuo ricordo continuerà a portare avanti il tuo sogno con lo stesso cuore e la stessa passione che tu ci hai donato.
Riposa in pace Presidente. Sarai sempre con noi. Neroverde sarà per sempre il tuo colore.
Il Covid
«Dal 2020 aveva combattuto con una forza straordinaria contro il Covid e gli strascichi che gli aveva lasciato, mostrando la sua indomabile volontà di vivere La stessa con cui affrontava ogni sfida, in campo e nella vita – ricorda il figlio Luca -. È stato un grande marito, un grande uomo e un grande padre. Non si meritava assolutamente tutto quello che gli è capitato, ma troviamo conforto nel fatto che adesso è finalmente in pace».
Della sua esperienza drammatica con il Covid aveva parlato al Lions Club di Garlasco e al teatro Martinetti con il professor Raffaele Bruno, primario di Malattie infettive al San Matteo. «Parole toccanti e di grande impatto umano che hanno lasciato il segno» scrive Pierluigi Bonora. E sempre su Facebook scrive Roberto Monti: «Un combattente straordinario, un Presidente appassionato, un uomo gentile e disponibile per tutti».
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Il cordoglio del calcio
«Nel '98 avevo iniziato a giocare a calcio all’oratorio San Pietro e l’anno dopo insieme siamo passati entrambi alla Frigirola. Lui come presidente io come giocatore degli Esordienti – ricorda l'attuale vicepresidente del club neroverde Paolo Fiorani -. Si salì dalla Seconda categoria fino alla Promozione con la Prima squadra e, poi, ci fu la fusione con il Don Orione formando l'allora Ticinum e successivamente con il Sant'Alessio l'Accademia Pavese. Dopo un anno Gandini lasciò quest'ultima avventura calcistica, ma nel 2014 ha creato la Nuova Frigirola portandola fino all'attuale Prima categoria. L'obiettivo era di rivederla in Promozione».
Nel mondo del calcio lo ricorda anche il Delegato provinciale di Pavia della Lnd Gianmario Sordi: «Una persona sempre estremamente disponibile, cordiale e collaborativa nel rispetto dei ruoli. Quando c'era bisogno di qualcosa con Gandini trovavi sempre una persona con cui potevi sempre francamente, ed apertamente, confrontarti. Ricordo come una delle ultime premiazioni fu consegnata alla Frigirola la Coppa Disciplina e lui ne era molto orgoglioso perché voleva sia avere squadre vincenti, quanto corrette nel rispetto della lealtà sportiva».
Il dialetto
Ma Gandini era molto altro. Per esempio l’amatissima “Teresina” degli spettacoli della compagnia teatrale dialettale Al Vernaulin: «Con immenso dispiacere comunichiamo la scomparsa del nostro amato Angelo, in arte “Teresina”» scrive la compagnia dialettale. Che prosegue:
Angelo era uno di quegli amici che riusciva sempre a strapparti un sorriso, a fare una battuta anche nei momenti più complicati e a farti sentire che, in qualche modo, tutto andava bene. Il vuoto che lascia la nostra Tere è incolmabile, ma le sue risate e le sue battute resteranno per sempre in ognuno di noi. Ciao Tere e grazie
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Parole di stima per Gandini arrivano dall'attuale presidente del Consiglio comunale di Pavia ed ex presidente del consiglio di Pavia Est Fabio Castagna. «Ci lascia una persona che da anni si impegnava per il proprio quartiere, la propria città e lo sport – sottolinea Castagna –. La sua scomparsa lascia sicuramente un vuoto alle tante persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato però il suo impegno resta ed è un esempio per chi proseguirà a farli come lui a Pavia, nel suo quartiere e nello sport».
I funerali
I funerali di Angelo Gandini si terranno mercoledì mattina (alle ore 11) nella chiesa di San Pietro Apostolo. Ora è alla Casa Funeraria B.B.M – Bonizzoni e Frattini in via Ciapessoni, 21.