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Октябрь
2024

Palinsesti cambia forma: dal 16 al 20 ottobre a San Vito al Tagliamento un festival dedicato all’arte contemporanea

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Palinsesti diventa festival dell’arte contemporanea: dal 16 ottobre al 12 gennaio indaga il rapporto tra arte e fotografia con laboratori, visite, incontri e le mostre di Kusterle e Wolf

L’arte contemporanea come strumento di connessione sociale, incontro, condivisione e crescita. È questo l’obiettivo dichiarato che sta al centro dell’edizione 2024 di Palinsesti, la diciannovesima, promossa dal Comune di San Vito al Tagliamento in stretta collaborazione con l’Università di Udine e, novità di quest’anno, dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Palinsesti cambia forma e accanto alle consuete mostre, visibili fino a gennaio, fa di San Vito al Tagliamento per cinque giorni, dal 16 al 20 ottobre, uno “hub” dell’arte contemporanea, intrecciando la preparazione delle migliori giovani menti formatesi nell’ateneo udinese in ambito storico artistico con gli artisti, le loro opere, le visite guidate e i laboratori gratuiti aperti al pubblico organizzati dalla prestigiosa accademia veneziana.

Quest’ultima è stata coinvolta tramite l’artista friulano Stefano Marotta, che ne è vicedirettore e che collabora con Palinsesti da una decina di anni, seguendone l’immagine coordinata. Palinsesti si arricchisce, cresce e propone un vero e proprio festival, con una formula che, usando le parole dell’assessore alla Vitalità Andrea Bruscia, «è un passo significativo nella nostra visione di rendere la cultura e l’arte accessibili a tutti, promuovendo al contempo lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio. Crediamo fermamente nell’importanza dell’arte e della cultura nella nostra società. Vogliamo che l’arte contemporanea diventi un catalizzatore di dialogo sociale, di riflessione critica e di innovazione».

La volontà è insomma quella di non dare luogo ad un evento calato dall’alto, ma di offrire opportunità di interazione con il territorio e con il pubblico.

Direttore scientifico dell’edizione 2024 è Luca Pietro Nicoletti, professore associato di storia dell’arte contemporanea a Udine, alla sua quarta direzione dell’evento, che indaga il rapporto creativo tra arte e fotografia. «Abbiamo incentrato le mostre di quest’edizione su due artisti che si esprimono attraverso la fotografia: il goriziano Roberto Kusterle e il milanese Silvio Wolf». Le mostre, visitabili fino al 12 gennaio all’Antico ospedale dei Battuti e all’Essiccatoio Bozzoli, vengono come ogni anno almeno in parte dedicate ad artisti presenti nella collezione d’arte contemporanea Punto Fermo dell’Essiccatoio Bozzoli, una raccolta fortemente radicata nel territorio regionale nella quale Kusterle, con la sua arte visionaria e surrealista, è infatti presente. Il lavoro di Silvio Wolf, che peraltro vanta ascendenze triestine, è stato scelto da Nicoletti per la complessità del suo percorso, partito da studi di filosofia del linguaggio per arrivare alla fotografia concettuale e poi al lavoro post camera.

«Sostanzialmente – rimarca Nicoletti – Wolf realizza immagini che sono tratte dagli scarti della pellicola in cui il rullino ha preso luce e che sembrano effetti di luce astratta».

Tra il 16 e il 20 ottobre si potranno seguire i laboratori con i docenti di fotografia dell’Accademia veneziana Claudia Corrent (sulla stampa al cianotipo), Gianni Gosdan (Paesaggi umani a San Vito) e Daniela Tartaglia (Fotografia come cura); un incontro con il fotografo turco George Tatge (Premio Friuli Venezia Giulia per la Fotografia nel 2010 e nel 2016 Premio Hemingway a Lignano), presentazioni di libri (Arte italiana di Alessandro Del Puppo e La bellezza delle grandi città di August Endell), altre due mostre, visite guidate e conferenze – tutte, come gli incontri, al Teatro sociale Gian Giacomo Arrigoni – incentrate sui temi dei musei, dell’architettura, dell’arte e della fotografia e condotte anche da dottorandi e ricercatori formatisi all’Università degli studi di Udine che portano alla luce il loro lavoro di ricerca e hanno l’opportunità di mettersi alla prova a contatto con gli artisti e il pubblico. —