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La truffa seriale con false ricevute del finto alpino

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Sta diventando un caso il finto alpino che raggira negozianti ed esercenti, simulando una raccolta beneficenza. Sono decine, se non un centinaio, gli episodi tra Pievigino e Valdobbiadenese. Il truffatore promette inoltre la consegna di olio e vino, rilasciando delle “ricevute” e dei biglietti di una falsa lotteria. In uno degli ultimi colpi andati a segno, a Falzè di Piave, ha dato il tagliando numero 87.

«Diceva di collaborare per gli alpini di Pordenone e Pieve di Soligo per una raccolta fondi», testimonia Wanda De Faveri, panettiera di Falzè. Da Sernaglia a Pieve di Soligo, da Follina a Valdobbiadene, le truffe da fine settembre si stanno moltiplicando.

Età tra i 40 e 50 anni, altezza media, capelli castani, l'impostore dimostra una brillante parlantina e spiccata abilità nell'inventarsi storie verosimili.

Da panettiere a fioriste, a parrucchiere ed estetiste, agenzie di viaggio e farmacie, entra in ogni genere di negozio. Le sue vittime sono soprattutto donne, perchè punta al buon cuore e alla sensibilità femminile.

Racconta sempre la stessa storia, condita con particolari diversi, dimostrando conoscenza del territorio e persone.

Una raccolta attivata dalle penne nere di Pordenone in collaborazione con i gruppi locali, per il trasporto di anziani con l'Acli di Cordenons.

In cambio di 20 o 40 euro dovrebbe essere consegnata nei giorni successivi ai “benefattori” una confezione di vino e olio. Inoltre c'è una lotteria (finta) che, a seconda delle location cambia data e luogo, dall'abazzia di Follina a Valdobbiadene «Ho fatto una segnalazione ai carabinieri di Vittorio Veneto, questo individuo ha infangato anche il nostro gruppo – spiega il capogruppo degli alpini di Pieve di Soligo Albino Bertazzon -. Ho informato inoltre il sindaco Soldan, anche lui ha ricevuto delle segnalazioni».

Il truffatore sa che probabilmente rimarrà impunito, la maggior parte dei casi essendo cifre minime non vengono denunciate. L'invito delle forze dell'ordine è di allertare subito in caso di dubbi e formalizzare le denunce.