Gli zoldani rivogliono gestire gli impianti: gruppo locale tenta la scalata alle Funivie
Gli zoldani rivogliono gli impianti di risalita. In valle parte una iniziativa per riportare in mani locali la maggioranza della ValdiZoldo Funivie Spa, azienda che nel 2018 ha visto l’acquisizione del controllo da parte della società pugliese Futura Spa.
È stata costituita così una nuova società, la Brondin 1965 Srl, che raccoglie personalità in vista della valle e che punta a far coalizzare gli zoldani in possesso di azioni della Valdizoldo.
Ed è stato organizzato un incontro pubblico – l’invito è firmato da Lorella Zammatteo, Aldo Panciera, Maurizio De Pellegrin, Angelo Casal e Dario Olivier – per presentare il progetto e raccogliere le adesioni.
«Il sistema finanziario della Val di Zoldo», dice Lorella Zammatteo, «è nato circa 50 anni fa per volere degli zoldani che, mediante una massiccia partecipazione, hanno dato vita all’impiantistica che oggi conosciamo. La filosofia che ci ha spinto è stata quella di dare uno sviluppo turistico alla valle e offrire la possibilità alle famiglie di vivere in Zoldo , evitando l’emigrazione. Successivamente anche altri soggetti innamorati delle nostre crode hanno deciso di aiutare la causa acquistando azioni di Seggiovie Valzoldana».
«Questo costante impegno», continua Zammatteo, «ha portato ad avere una impiantistica sempre all’avanguardia attraverso continui investimenti che , se non hanno generato dividendi ai soci, hanno sicuramente dato visibilità alla valle a livello mondiale grazie anche e soprattutto all’impegno dei gelatieri nel periodo invernale, che hanno dato un apporto volontario determinante per la riuscita di manifestazioni di alto livello, quali i Giochi della Gioventù, il parallelo di fondo, varie gare di Coppa Europa e la Coppa del Mondo. Lo sviluppo del settore immobiliare ha, poi, rivalutato anche le proprietà ad uso privato, così da creare un benessere generale con reciproca soddisfazione».
È stata costituita così una nuova società denominata Brondin 1965 Srl che «ha un solo scopo societario», spiega Zammatteo, «fare da contenitore di azioni della ValdiZoldo Spa , fino a superare la soglia del 50% del pacchetto azionario soci mediante conversione di azioni di proprietà dei singoli soci».
«Questo contenitore ci darà la possibilità di guardare al nostro futuro sapendo che Zoldo sarà gestito da una filosofia che mette al centro l’amore per il territorio e il benessere della Val di Zoldo».
«Già abbiamo raccolto una importante sottoscrizione da parte di famiglie storiche della valle che condividano il progetto», evidenzia Zammatteo. «Il singolo socio avrà una partecipazione societaria della Brondin 1965 Srl pari al valore nominale delle azioni in proprio possesso».
«Lo scopo», è il messaggio agli azionisti zoldani della società impiantistica, «è dare un senso alle tue azioni che oggi di fatto sono senza alcun valore».
E chi non condivide il progetto? «Dovrà valutare», conclude Zammatteo, «le conseguenze delle proprie scelte perché rimanendo infatti, l’assetto societario con la maggioranza in mano di altri, non ci consente di avere alcuna voce nelle scelte di sviluppo futuro dell’intera valle».
La richiesta rivolta dalla nuova società agli azionisti della Valdizoldo Funivie è dunque quella «di sottoscrivere il conferimento delle tue azioni nella Brondin 1965 Srl senza costi né presenti né futuri».
«L’unica motivazione di questo progetto», rimarcano dalla nuova società, è quella di «voler rimettere al centro delle scelte i valori e le necessità della valle, delle famiglie, del suo futuro, oggi deciso, in gran parte da persone che non vivono la nostra realtà».
Agli azionisti viene dunque rivolto l’invito a partecipare all’incontro di presentazione del progetto, fissato per il 26 ottobre alle 15 a Fornesighe alla vecchia latteria.