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Gatti galeotti, l’attacco di Balzola «Riassegnate delega agli animali»

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Ivrea

«Ormai il latte dei mici (se così possiamo chiamarlo) è stato versato, ma la cosa giusta da fare oggi, a mio avviso, sarebbe quella di togliere la delega “alla Tutela degli animali” e riassegnarla ad altro assessore!». Iniziamo dalla fine: l’ex assessore Giuliano Balzola, in quota Lega, chiede di togliere la delega a Gabriella Colosso (Pd), assessora alla Tutela degli animali. Il motivo? Eporedianimali, l’associazione che gestisce il gattile d’Ivrea, ha lasciato il progetto Gatti galeotti, come anticipato dalla Sentinella. E lo ha fatto perché con il benessere degli animali e con la prevenzione del randagismo, quel progetto, c’entra poco.

L’associazione l’ha definita «una pet therapy per detenuti». Si tratta di un punto di raccolta, per 11 gatti in carcere, finanziato con i soldi regionali dedicati al Benessere animale. Scrive Balzola: «Il tema del benessere animale ha avuto un vuoto normativo sino all’entrata in vigore della Legge regionale 16 del 09 aprile 2024, presentata dall’allora assessore Chiara Caucino, che prima di stilarla ha passato mesi a confrontarsi con le associazioni del settore e toccato con mano queste realtà su tutto il territorio regionale, compresa il rifugio per gatti di Ivrea gestito dall’associazione “Eporedianimali”». Risultano, infatti, almeno due visite dell’allora assessora nel rifugio eporediese e altrettanti colloqui, prima di mettere giù la legge. «Tra i punti cardine dell’impianto legislativo regionale in questione si evidenziano - prosegue Balzola -: il “riconoscimento degli enti del terzo settore che operano a sostegno degli animali d’affezione e del sistema di presidi esistenti quali canili, gattili, rifugi e santuari per animali”. E poi “forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali che, in base alle disposizioni nazionali vigenti, si trovano in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d’affezione”».

Prosegue Balzola: «Il fatto che ci sia oggi uno strumento normativo con tali presupposti mi rasserenava. Durante il mio mandato da assessore mi occupai del tema randagismo felino, trovandomi a dover sbloccare un annoso problema che bloccava i finanziamenti dell’ente verso gli operatori del settore, e affidato ai funzionari dell’ufficio ambiente comunale la gestione dei temi legati al randagismo felino».

Dopo aver vinto il bando con Eporedianimali come partner, però, oggi l’amministrazione si trova a gesrilo senza. «Credo di capire sia un progetto di pet therapy -- precisa Balzola -, in quanto si usano i gatti per il benessere dei galeotti (gatti che mi risulta nemmeno saranno presi dai randagi gestiti dall’associazione partner del progetto) quale sarà il benessere e il giovamento che ne avranno le bestiole? Dal punto di vista amministrativo credo e sono quasi certo che di fondi regionali ai fini sociali ve ne siano molti, credo che sia abbastanza evidente che vi sia l’intenzione di distogliere fondi erogati per il benessere degli animali per destinarli ad altro (mi riserverò di riuscire ad analizzare meglio progetto ed atti amministrativi ed eventualmente come poter procedere nelle sedi competenti). Dal punto di vista della considerazione politica, è evidente che l’assessore e l’amministrazione, del benessere animale e del randagismo felino poco importi, altrimenti avrebbero gestito il progetto con tutti i partner, anziché escluderli, e soprattutto avrebbero incaricato i funzionari dell’ufficio ambiente che si occupano da almeno 8 anni del tema anziché far gestire il progetto dall’ufficio politiche sociali».