Italia-Israele, Vicario torna nella sua Udine per far sognare mamma e papà: «Il sogno è vederlo giocare»
Papà Michele e mamma Monica l’hanno seguito ovunque. Che fosse il Tognon di Fontanafredda o il White Hart Lane di Londra non fa differenza: è vero, Serie D o Premier League non sono uguali, ma lo diventano se in campo e tra i pali c’è tuo figlio. Stavolta, però, qualcosa cambia. E forse, quella di domani, sarà la partita più bella da vivere.
Sono i giorni dell’orgoglio per la famiglia Vicario, che si appresta ad abbracciare Guglielmo a Udine, nella loro città.
Per la prima volta in carriera, infatti, il portiere del Tottenham sarà allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium con la maglia della Nazionale. Un’emozione incredibile per lui, 28enne cresciuto in Planis, e per i suoi genitori, che lo stanno aspettando a casa. Già, perché dopo la gara con Israele il giocatore si fermerà un giorno a Udine prima di ripartire per Londra.
«Siamo felici, orgogliosissimi per quanto ha fatto, contando da dove è partito e dove è arrivato – sottolinea mamma Monica, con papà Michele condivide il concetto –. Onestamente ci sembra un sogno. Le difficoltà sono state tante, dovevano concatenarsi una serie di eventi affinché fosse possibile tutto ciò che si è verificato. Sarà incredibile vederlo a Udine con la maglia azzurra».
Incredibile è un aggettivo talvolta abusato, ma in questo caso è appropriato. Pochi avrebbero pronosticato un futuro di altissimo livello a Guglielmo, che invece è riuscito ad arrivare in nazionale, a partecipare ai campionati Europei e a godersi una partita dell’Italia ai Rizzi, in quello stadio in cui da piccolo andava con papà Michele a seguire l’Udinese. Ne ha fatta di strada, da allora. E sono stati tanti i giorni in cui l’attuale numero 1 del Tottenham ha lavorato sodo per passare dal vivaio dei bianconeri, in cui militavano altri futuri professionisti di Serie A come Alex Meret e Simone Scuffet, al Tottenham e alla Nazionale.
«Non vediamo l’ora di vederlo – affermano i coniugi Vicario –. Dopo il match con Israele sarà qui con noi. È da un anno che manca da casa. Era passato soltanto per un’oretta prima di andare in Germania agli Europei. Guglielmo è legato a Udine e agli amici con cui è cresciuto: tornare qui vuol dire tornare dai suoi affetti».
La comitiva azzurra arriverà a Buttrio in giornata, quindi scatterà il conto alla rovescia verso il match con Israele. I tifosi friulani attendono Lorenzo Lucca, centravanti dell’Udinese, ma in particolare Vicario, uno che si è fatto le ossa in tutte le categorie: un simbolo di operosità, che ben rappresenta i valori del Friuli.
La domanda che molti si saranno fatti è questa: giocherà nella “sua” Udine? Sarebbe la ciliegina sulla torta del suo percorso. «Sarebbe un sogno», ammette mamma Monica, consapevole che il titolare, nonché capitano della Nazionale, sia Gianluigi Donnarumma. Coltivare una piccolissima speranza però non costa nulla, alimenta le emozioni di una vigilia che sarà ricordata per sempre. Ed entrambi, una volta messa alle spalle la gara con Israele, voleranno a Londra per seguire dal vivo sabato 19 ottobre Tottenham-West Ham, il prossimo impegno col club in Premier di Guglielmo.
Ultimamente i coniugi Vicario passano lunghi periodi nella capitale inglese, concedendosi anche qualche trasferta lungo l’isola in occasione dei match in esterna degli Spurs. Esperienze che non hanno prezzo, anche se poche altre ore che attendono una gara avranno il sapore di queste: l’inno da ascoltare al “vecchio” Friuli, la Nazionale, il sapore di casa.