Anziano scomparso a Trieste, la pista delle ricerche porta in Perù: ore decisive per trovare Soverchi
Elio Soverchi, il triestino di 81 anni del quale non si hanno più notizie dallo scorso 8 ottobre, potrebbe aver raggiunto il Perù.
È l’ipotesi alla quale stanno alacremente lavorando in queste ore i Carabinieri, ai quali sono state affidate le ricerche, dopo che in Prefettura è stato messo a punto il piano specifico.
Negli ultimi giorni, in città sono state scandagliate tutte le altre possibilità, ma di Soverchi a Trieste non c’è più traccia. Malgrado sia circolata parecchio la sua foto e l’appello per raccogliere eventuali informazioni – del caso, seguito dall’associazione Penelope, si è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto? – alle forze dell’ordine e ai familiari non sono arrivate segnalazioni attendibili.
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Così si fa strada la possibilità che dall’aeroporto di Lubiana – è stato appurato che non è partito dallo scalo di Ronchi dei Legionari – sia volato Oltreoceano.
Le prossime ore saranno decisive. I carabinieri hanno preso contatti con il Consolato italiano in Perù, per verificare se l’uomo sia arrivato o meno in Sud America, a Lima con precisione, dove Soverchi si è risposato.
Soverchi da anni faceva la spola tra l’Italia e il Perù. Nell’ultimo periodo, invece, per problemi di salute si era fermato in città. Per un uomo dinamico come lui, il recente ricovero è stato demoralizzante. Quando è stato dimesso, visto che il condominio dove abita non è provvisto di ascensore, la figlia aveva trovato per lui una momentanea soluzione nel residence Theresia di via Trento.
Da lì, martedì, senza portare con sé alcun effetto personale, senza vestiti di ricambio, valige, farmaci – ha invece con sé i documenti – intorno alle 13 ha chiamato un taxi e ha chiesto di essere accompagnato in via del Vetro. E da lì è sparito.
Potrebbe aver chiesto a un amico o a un’amica un passaggio per raggiungere l’aeroporto? Fatto sta che non ha più chiamato i familiari. Forse per il timore che volessero impedirgli di partire, di lasciare Trieste.
Soverchi è una persona dalle mille risorse, abituata a viaggiare, colta. In città è conosciuto. Tra le tante attività, tra il 1984 e il 1991 ha diretto la galleria Studio Phi di via San Michele, il primo spazio privato triestino dedicato in modo permanente alla fotografica d’autore.
In questi giorni, la figlia Lisa che disperata ne ha denunciato la scomparsa e lanciato un appello per trovarlo, è stata subissata da messaggi di affetto, ma anche di preoccupazione. «Vecchi e nuovi amici di mio padre – racconta la figlia – mi hanno chiamato per capire come potevano essere di aiuto, in migliaia hanno condiviso l’appello per le ricerche e continuano a tenersi informati per sapere se ci sono delle novità». Un segnale che ha dato la forza a Lisa per continuare a cercarlo senza sosta e per sperare.
I familiari sperano di ricevere da un momento all’altro una telefonata con delle buone notizie. Seguendo l’ipotesi alla quale stanno lavorando i carabinieri, la figlia invita i triestini che hanno parenti a Lima ad allertare i loro familiari, affinché a loro volta facciano delle verifiche sul posto per constatare o meno la presenza di Elio in quella città. «Mi basta sapere che sta bene – conclude Lisa – sono in ansia, spero di risentire presto la sua voce».—
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