Scandalo nelle chiese: arrestata una suora per il furto di oggetti sacri
Un’indagine che ha sconvolto la comunità religiosa dell’Irpinia con l’arresto ai domiciliari della madre superiora della Congregazione dello Spirito Santo, accusata di essere la mente di una serie di furti avvenuti nelle chiese della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, in provincia di Avellino.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia presentata dal vescovo della Diocesi, monsignor Sergio Melillo, che aveva segnalato anomalie e furti in alcune chiese del territorio. Grazie al lavoro degli inquirenti della Procura di Benevento, coordinati da un giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli (Roma), è stato possibile ricostruire la vicenda, scoprendo che la madre superiora aveva sistematicamente trafugato oggetti sacri e preziosi nelle chiese della zona.
I furti non si limitavano a singoli episodi, ma coinvolgevano più chiese, tra cui la stessa chiesa di Ariano Irpino, dove la suora era responsabile della gestione della residenza vescovile. I preziosi rubati venivano fusi e rivenduti a commercianti locali, con il denaro ricavato trasferito su un conto bancario estero, probabilmente per nascondere il guadagno illecito.
Nel corso delle perquisizioni presso l’attuale residenza della suora, i carabinieri hanno trovato, nascosti con cura, alcuni dei preziosi rubati, tra cui parte del bottino recuperato e persino alcuni oggetti nascosti nel cesto della biancheria. Il valore del bottino è di circa 80mila euro, costituito da gioielli, monili d’oro, ex voto e persino una reliquia di San Nicola di Bari. La suora era già stata fermata nei giorni precedenti, ma solo ora è arrivata l’ordinanza cautelare che ne ha disposto gli arresti domiciliari.
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