Gli studenti di Ivrea insegnano ai ragazzi più piccoli a rispettare le donne e a dire no alla violenza
IVREA
I ragazzi più grandi parlano ai più piccoli e trasmettono le idee vincenti per combattere la violenza sulle donne. Gli studenti delle quattro scuole superiori della città, nella veste di peer educator (educatori tra pari), si sono infatti uniti per combattere la violenza di genere. In totale 821 (tra i peer di terza e gli allievi di seconda) gli studenti coinvolti in città. Nella mattinata di venerdì, nell'aula magna del liceo Gramsci, sedici gruppi, per un totale di 54 studenti, si sono confrontati e hanno presentato i lavori svolti nelle classi dei propri istituti. Licei Botta e Gramsci, Iis Cena e Olivetti, da anni collaborano con l'associazione Violetta, attiva sul territorio dal 2017. Il progetto è stato promosso sin dal suo esordio dalla dirigente del liceo Botta Lucia Mongiano, all’epoca reggente del Cena.
Gli allievi delle terze dello scorso anno scolastico hanno svolto l'attività di peer educator nelle classi seconde, sensibilizzando i compagni alla delicata tematica. Per il Botta, diretto da Mongiano, i docenti referenti Armando Minutola e Maria Abrate hanno seguito «gli incontri, svolti in piccoli gruppi che hanno coinvolto 200 allievi delle seconde». Dunque, alla base di questo progetto, c'è la volontà comune di sensibilizzare i giovani a questa tematica di grande attualità. I 160 studenti del Gramsci , guidati dalla docente referente del progetto, Roberta Bussa, si sono impegnati e, come ha affermato il dirigente scolastico Marco Bollettino: «Hanno chiesto di esporre uno striscione all'ingresso dell'istituto, contro la violenza sulle donne. Il lavoro di collaborazione ha dato buoni risultati, deve proseguire e diventare più strutturale, poiché il problema della violenza sulle donne è lontano da essere risolto, come ci mostra la cronaca».
Dello stesso avviso, il dirigente degli Iis Cena e Olivetti, Enrico Bruno che, soddisfatto della partecipazione degli studenti ha detto: «Queste esperienze sono utili per la crescita degli adolescenti di oggi che saranno gli adulti di domani. Momenti di confronto come questi saranno sempre valorizzati perché aiutano i giovani a riflettere. Le docenti referenti del progetto, si dedicano con professionalità a questa iniziativa, motivando ogni anno tanti studenti». Infatti le docenti del Cena, Patrizia Parise, Nicoletta Bonaccini e Teresa Madeo, hanno coinvolto 25 allievi come peer che hanno “insegnato” con grande efficacia a 200 allievi di seconda. Per l'Iis Olivetti (219 e 10 peer), ha seguito il progetto la docente Alessandra Galassi. La giornata conclusiva del progetto è stata condotta magistralmente dalla psicoterapeuta e responsabile scientifica dell'associazione Violetta, Barbara Bessolo, coadiuvata da Barbara Bellardi, responsabile comunicazioni esterne dell'associazione e da Fabrizia Cogo, docente nella facoltà di infermieristica di Ivrea. La voce comune degli studenti peer educator, sul palco del Gramsci è stata: «È stata un'esperienza fantastica. Tutti siamo soddisfatti di poter condividere oggi le nostre esperienze con i compagni delle altre scuole superiori».