Treppo Grande come la Lapponia: la magia dell’aurora boreale negli scatti del fotografo Menis
I bagliori dell’aurora boreale hanno illuminato anche i cieli del Friuli. Nella notte tra giovedì 11 e venerdì 11 ottobre una forte tempesta solare di categoria G4 (KP8) ha provocato luminosi displays aurorali visibili, come in questo caso, anche alle medie e basse latitudini.
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Nonostante la presenza di nubi, l’obiettivo del fotografo Gabriele Menis, il cacciatore di aurore boreali che da anni accompagna gruppi di turisti a vedere l’aurora boreale in Lapponia, ha colto il rarissimo evento dalle colline di Treppo Grande.
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«Tralasciando i tecnicismi riservati agli addetti ai lavori (si trattava sia di "Sar" - arco aurorale rosso stabile - che di vera e propria aurora boreale), si sono potute apprezzare diverse tonalità: dal rosso vivido e "infuocato", nettamente visibile a occhio nudo e particolarmente luminoso, al verde visibile a occhio nudo come una nebulosità biancastra/verdastra, che occupava l'area poco sopra l'orizzonte settentrionale.
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Il fenomeno era arrivato ad occupare metà del cielo: incredibile», racconta Menis, nel ricordare che il fenomeno avviene ad alte quote, ben al di sopra delle nubi che, come in questo caso, può arrivare anche a 1.000 chilometri di altezza e quindi, per un effetto prospettico, ben visibile anche alle nostre latitudini”.