Bella ‘mbriana: origini e leggende su questa credenza popolare napoletana
Bella ‘mbriana: origini e leggende sulla credenza popolare napoletana associata alla casa, nel post a cura di Napoli Fans
La “Bella ‘mbriana” è una delle figure più affascinanti e misteriose della tradizione popolare napoletana, una sorta di spirito benevolo legato alla casa e alla famiglia.
Rappresenta la protezione, il conforto e la stabilità domestica, e per generazioni ha fatto parte delle credenze più radicate nel cuore di Napoli e delle sue famiglie. Questa figura mitologica è carica di significati profondi e simbolici che parlano della cultura, del rapporto con la casa e della spiritualità dei napoletani.
In questo post vediamo insieme le origini della Bella ‘mbriana, le leggende che la circondano e il suo ruolo nella vita quotidiana della Napoli di un tempo, per il nostro appuntamento con le tradizioni napoletane e delle entità spirituali che abitano la nostra città. Benvenuti su Napoli Fans!
Origini della Bella ‘mbriana
La Bella ‘mbriana è un’entità benevola che abita le case e porta pace e serenità a chi vi risiede, ma le sue origini sono avvolte nel mistero. Nonostante non ci siano fonti scritte che possano ricondurci a una data precisa, la figura della Bella ‘mbriana sembra affondare le sue radici nelle antiche tradizioni pagane, quando le popolazioni italiche veneravano gli spiriti domestici, protettori del focolare e della famiglia. È probabile che la credenza sia stata influenzata anche dalle figure delle ninfe o delle divinità della casa, che erano venerate nelle culture greca e romana.
In molte culture mediterranee, compresa quella napoletana, la casa è considerata un luogo sacro, un rifugio sicuro dove regna l’armonia e dove ogni oggetto e ogni angolo ha un proprio spirito. La Bella ‘mbriana incarna proprio questa presenza benevola, invisibile agli occhi, ma percepibile attraverso i suoi gesti e le sue influenze.
Il suo nome deriva da “Mbriana,” ossia meridiana, simbolo del sole e del calore domestico.
La leggenda della Bella ‘mbriana
Secondo la leggenda, la Bella ‘mbriana era una principessa bellissima, che un tempo viveva in un palazzo sontuoso a Napoli. Nonostante la sua bellezza e la ricchezza che la circondava, era profondamente malinconica e insoddisfatta della sua vita. Un giorno, decise di abbandonare il palazzo e vagare tra le strade di Napoli, scegliendo di non essere più visibile agli occhi degli uomini, ma di continuare a vivere tra di loro, proteggendo le case e le famiglie in forma invisibile.
Da quel momento, la Bella ‘mbriana è diventata lo spirito della casa, il simbolo della serenità domestica, ma con una caratteristica importante: non ama i cambiamenti bruschi e improvvisi. Infatti, si narra che la Bella ‘mbriana ami la tranquillità e l’armonia, e che possa andare via se percepisce troppe modifiche nella casa.
Per questo motivo, nelle credenze popolari, quando si decideva di cambiare qualcosa all’interno della casa, come spostare mobili o fare lavori importanti, si usava “consultare” la Bella ‘mbriana, parlandole e chiedendo il suo consenso.
Un segno tipico della sua presenza, secondo la tradizione, era il movimento delle tende al vento, anche quando apparentemente non c’era corrente d’aria. Questo fenomeno veniva interpretato come il passaggio della Bella ‘mbriana, una sorta di avvertimento benevolo che ricordava agli abitanti della casa la sua presenza discreta ma costante. La sua presenza può anche prendere le sembianze di un geco.
Il rapporto con la casa e la famiglia
La Bella ‘mbriana rappresenta il legame profondo tra la casa e chi vi abita. Per la tradizione napoletana, la casa non è solo un luogo fisico, ma un’entità viva, ricca di spiriti che ne garantiscono l’equilibrio e la protezione. La Bella ‘mbriana, in particolare, è un’entità molto diversa dal “munaciello,” altra figura della mitologia napoletana, che invece può essere dispettoso e malizioso.
Mentre il munaciello è noto per fare piccoli scherzi agli abitanti della casa, come nascondere oggetti o creare disordine, la Bella ‘mbriana è sempre stata considerata una figura pacifica e positiva, dedita esclusivamente al benessere della casa e della famiglia. Le persone più anziane, in particolare, la invocavano spesso con parole di rispetto e gentilezza, chiedendo la sua protezione per mantenere la pace domestica e garantire la prosperità familiare.
Nel passato, molte famiglie napoletane riservavano una sedia vuota o un angolo della casa alla Bella ‘mbriana, come segno di rispetto per la sua presenza. Questo spazio non doveva essere mai occupato, perché destinato al suo “passaggio” o riposo. Se qualcuno si sedeva per errore su quella sedia, era comune sentire gli anziani dire “Non disturbare la Bella ‘mbriana!”, un modo per ricordare il rispetto dovuto a questa figura.
La Bella ‘mbriana nella cultura contemporanea
Oggi, la credenza nella Bella ‘mbriana è meno diffusa rispetto al passato, ma non è del tutto scomparsa. In molte case napoletane si trovano ancora tracce di questa antica leggenda, che sopravvive nei racconti tramandati di generazione in generazione.
Per molte persone, la Bella ‘mbriana è ancora vista come uno spirito protettivo, anche se spesso in forma simbolica. È diventata un elemento del folclore che rappresenta l’importanza della casa come rifugio sicuro, un luogo dove l’armonia e la pace devono regnare sovrane.
Negli ultimi anni, la figura della Bella ‘mbriana ha anche ispirato opere letterarie, spettacoli teatrali e canzoni, che hanno riportato in vita questa antica leggenda, reinterpretandola in chiave moderna, come il brano di Pino Daniele, che dà anche il nome all’album.
Bella ‘mbriana Pino Daniele
Dint’ ‘o scuro e chi me vede
Si sapisse che puo’ da’ matina e sera
T’aggio visto crescere e canta’
T’aggio visto ridere e pazzia’
Dint’ ‘o scuro e nun se crede
Si sapisse votta a passa’ sta jacuera
T’aggio visto chiagnere e jastemma’
T’aggio visto fottere e scanna’
Bonasera bella ‘mbriana mia
Cca’ nisciuno te votta fora
Bonasera bella ‘mbriana mia
Rieste appiso a ‘nu filo d’oro
Bonasera aspettanno ‘o tiemppo asciutto
Bonasera a chi avanza ‘o pere c’o’ core rutto
Che paura a primmavera
Nun saje cchiu’ che t’haje aspetta’ e che succede
L’aggio visto ‘a guerra vuo’ vede’
So’ ati tiempe e tu che puo’ sape’
‘Nfaccia ‘o muro ce sta’ ‘o core
‘E chi pava sempe e nun sente dulore
E aggio visto ‘e notte ‘o fuoco a mmare
Chino ‘e rrobba e cu’ ‘nu fierro mmano
Bonasera bella ‘mbriana mia
Cca’ nisciuno te votta fora
Bonasera bella ‘mbriana mia
Rieste appiso a ‘nu filo d’oro
Bonasera aspettanno ‘o tiempo asciutto
Bonasera a chi torna ‘a casa c’o’ core rutto
In alcuni quartieri di Napoli, le vecchie credenze popolari sono ancora vive e sentite, e la Bella ‘mbriana viene spesso citata come un simbolo di continuità con il passato e di protezione spirituale.
La Bella ‘mbriana e il munaciello: due facce della stessa medaglia
Nella mitologia napoletana, la Bella ‘mbriana è spesso messa in contrapposizione con il munaciello, una figura altrettanto misteriosa ma con caratteristiche completamente diverse. Mentre la prima è associata alla pace e alla tranquillità, il secondo è una figura più ambigua, che può portare sia fortuna che disordine.
Secondo la leggenda, il munaciello è uno spirito burlone, che ama fare scherzi agli abitanti della casa, ma può anche proteggere i suoi favoriti portando loro ricchezza.
Questa dualità rende le due figure complementari: la Bella ‘mbriana rappresenta la stabilità e la protezione domestica, mentre il munaciello introduce l’elemento dell’imprevedibilità e del gioco.
Conclusioni
La Bella ‘mbriana è una figura simbolica e affascinante che incarna l’importanza della casa nella cultura napoletana. Simbolo di armonia e protezione, è stata per secoli una presenza invisibile ma rassicurante nelle famiglie partenopee, che vedevano in lei un garante della serenità domestica. Sebbene il suo culto non sia più così diffuso come un tempo, la sua leggenda rimane viva nei racconti popolari e continua a essere un emblema della spiritualità e delle tradizioni napoletane.
La Bella ‘mbriana rappresenta un legame indissolubile con la casa e con il passato, una figura che ci ricorda quanto la nostra abitazione possa essere un luogo di pace e benessere, da rispettare e proteggere. Anche in un mondo sempre più frenetico e tecnologico, questa antica credenza continua a ispirare e a raccontare la storia di una città ricca di misteri e tradizioni secolari.
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