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Октябрь
2024

ATP Shanghai: Machac è on fire, Alcaraz battuto. Sinner sarà n. 1 a fine anno

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[30] T. Machac b. [3] C. Alcaraz 7-6(5) 7-5

Battendo Carlos Alcaraz sull’onda di una prestazione superba, un Tomas Machac irresistibile regala a sé stesso la prima semifinale “1000” in carriera e a Jannik Sinner la certezza del numero 1 di fine anno. Dopo la sconfitta di Zverev per mano di Goffin, lo spagnolo era l’unico a poter insidiare l’azzurro seppur vagamente; ora, però, con 3020 punti di distacco nella Race e Parigi-Bercy unico torneo a cui è iscritto, i giochi sono fatti per quanto riguarda la vetta della classifica.

Ma è il momento di Machac e del suo 7-6(5) 7-5 in un’ora e 54 minuti al numero 2 del mondo, cavalcando un dritto che viaggiava mediamente 20 km/h più veloce di quello dell’avversario e ne ha tirati 72 contro 37 rovesci (anche il bimane non scherzava quanto a velocità, certo con saldo vincenti/gratuiti negativo ma decisivo in risposta). Carlos non ha saputo sfruttare le due occasioni di break nel primo parziale (zero concesse), totalizzando un autoesplicativo 1-8 di conversione complessiva.

Primo set – Il murciano ha un ottimo impatto, ma Machac cresce a dismisura e mette in cassaforte il parziale

(di Pietro Sanò)

Plastico e rapido, come di consueto, Alcaraz approccia molto bene l’incontro con Machac, subito messo alle strette dallo spagnolo, in grande sintonia con la pallina. Si lotta punto a punto sui servizi del ceco, che non sfigura affatto contro un Carlitos particolarmente ispirato, eccellente in risposta, dove sovente, riesce anche a trovare il vincente. Fronteggia e salva una palla break Machac, in un game complicato, nel quale Alcaraz ha spinto particolarmente dal lato del dritto, ma come detto poc’anzi, ha trovato un ceco reattivo, molto presente dal punto di vista fisico.
Manetta spalancata per il ceco, forzato a giocare negli ultimi centimetri di campo per tenere a bada il numero tre del seeding, che si è un po’ nascosto dopo le improvvise sgasate dell’avversario. Sulla scia dell’entusiasmo, Machac, si assicura il tiebreak giocando un tennis straordinario, impressionando quasi Alcaraz, che stranamente non è il protagonista di questo frizzante primo parziale. Il murciano agguanta rapidamente l’avversario, che non si priva di perseverare sulla linea di gioco intrapresa nel set, dove potenza ed esplosività alla quintessenza regalano a Machac un primo parziale da dieci e lode, conquistato al tiebreak per sette punti a cinque.

Secondo set – Machac riparte alla grande, la reazione di Alcaraz non è sufficiente


Carlos, che nella prima frazione ha vinto un punto in più (ma non era quello giusto), ricomincia tenendo agevolmente la battuta, qualche sforzo in più è richiesto al classe 2000 della Cechia che al game successivo sorpassa tra imperfezioni spagnole ma soprattutto meriti suoi. Annullata la palla del rientro con un dritto in salto, Machac sale 3-1.
Con la prima ceca trovo poco il giusto rettangolo, Alcaraz è a caccia del contro-break anche al sesto gioco, lo 0-40 promette bene ma due volte il dritto e poi il servizio dell’altro la vedono diversamente; non è finita e, anche se la faccenda pare farsi buia lato Spagna con il gratuito in risposta sul vantaggio esterno, la quinta occasione (ottava complessiva) è quella buona grazie alla pesante risposta di dritto e vale il 3 pari.

I servizi non corrono più rischi fino al 5-5, quando la prima abbandona il numero 2 del mondo e Tomas gli sale sopra a partire dalla risposta bimane, chiude il game con un meraviglioso passante e va a servire per il match. Non trema, anzi, tiene a zero e raggiunge Sinner all’appuntamento del penultimo atto, la sua prima volta in un Masters 1000. A Miami, lo scorso marzo, era stato proprio Jannik a sbarrargli la strada ai quarti nell’unico confronto diretto, 6-4 6-2.