La stagione dell’olio: in Istria raccolta delle olive mai così in anticipo
In Istria mai una raccolta delle olive così in anticipo, soprattutto nei vigneti di Dignano e Rovigno: un fatto che secondo gli esperti determinerà un calo della resa dal 15 al 20% a seconda della varietà. Ma al momento questo sembra essere il male minore: le piogge di settembre arrivate dopo tanta attesa hanno infatti scongiurato danni che avrebbero potuto essere molto peggiori a causa delle ondate di calore che nei mesi estivi stavano per decimare il raccolto.
La raccolta ha preso il via anche nei 220 ettari di oliveti del maggiore produttore istriano: l'azienda Agrolaguna di Parenzo, che fa parte del colosso agroalimentare croato Fortenova. Nell'operazione sono impegnati una sessantina di raccoglitori e quattro macchinari. Stando alle previsioni della direzione aziendale, dal raccolto si otterranno all’incirca 160mila litri di olio d'oliva, un quantitativo superiore rispetto a quello dell'annata scorsa grazie soprattutto all'ampliamento delle superfici coperte dai sistemi di irrigazione e fertirrigazione. Per quanto riguarda la resa, i primi dati sono incoraggianti: si va da 7 a 12 litri d'olio per quintale di olive macinate, mentre la qualità dell'olio istriano ha raggiunto un livello molto alto. Nell'ultima edizione della guida mondiale dell'extravergine Flos Olei, dei 500 campioni presentati 70 infatti sono istriani: la penisola è la più rappresentata.
Fa però molto discutere il prezzo dell'olio novello che si aggira sui 17 euro al litro, venduto sfuso negli oleifici della penisola. Un importo piuttosto elevato motivato - è la spiegazione - dall'aumento del costo del lavoro. Inoltre è rincarata la tariffa per la macinazione delle olive, che ora è in media di 33 centesimi di euro al chilogrammo. Comunque in Istria ci sono numerosi piccoli produttori con tanto olio invenduto della raccolta 2023, ora offerto a 13 euro al litro.
Intanto a Dignano, sul cui territorio cresce un terzo del milione e mezzo di olivi dell’Istria, si stanno preparando le tradizionali giornate dell'olio novello nella seconda metà di novembre, che richiamano una media di ventimila visitatori nei tre giorni di apertura. A Dignano, dove è in funzione l'oleificio più antico dell’Istria, lo scorso anno è stato macinato un quantitativo pari a circa mille tonnellate di olive. —
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