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Tra amori e amicizie, Alice si racconta in un libro

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Lo dice a proposito di una sua interpretazione, “Morire d’amore”, una ballata di Mino di Martino. «È una di quelle che mi piacerebbe cantare più spesso, uno di quelle che scorrono bene, ma senza fretta».

Chi parla è Carla Bissi, in arte “Alice”, cantautrice, compositrice e interprete italiana, nata a Forlì, che alla vigilia dei suoi settant’anni, esce in libreria per i tipi di Rizzoli Lizard con Alice. L’unica via d’uscita è dentro (256 pagine, 29 euro) la sua intensa autobiografia scritta con Francesco Messina, da quarant’anni suo compagno di vita e di progetti musicali.

La presenta giovedì 10 ottobre a Udine. alle 18.30 alla Libreria Moderna Udinese. E poi, a proposito di fretta, Alice aggiunge: «E perché mai dovremmo averne ascoltando una canzone, leggendo un libro o, ancora meglio, conversando con una persona?».

Ed è proprio questo il modo – lento ed attento – con cui “ascoltare” la vita di Carla Bissi, che con decisa delicatezza, in duecentocinquantasei pagine fitte e ben orchestrate, ti fa entrare dentro la musica, nel vortice delle scelte, nel vento apparentemente calmo dei suoi dubbi. «Già da bambina volevo fare la cantante. Sono una di campagna. E mi piace ancora esserlo.Il resto viene dopo», aggiunge.

Dedica il libro alla memoria dei suoi genitori e inserisce come ouverture una delle foto floreali nate dal talento di Massimo Gardone, il fotografo triestino che l’ha dipinta in molti scatti durante i suoi album.

“Alice. L’unica via d’uscita dentro” è un’assoluta dichiarazione d’amore per il potere buono e sacro della musica, è un racconto che dà gioia perché l’autrice non dimentica nessuno, e invita il lettore a ricordare tanti nomi e gruppi musicali che hanno creato il mosaico musicale europeo e non solo di queste ultimi decadi. Si lavora in gruppo, si è amici, si sperimenta, si sceglie di cambiare. Si cercano strade nuove, si invitano i talenti. Si ha coraggio.

Carla Bissi scrive bene; c’è un’armonia di fondo nel suo lento dipanare il risultato delle sue scelte, attraverso una linea del tempo che sono le copertine, la discografia, la band, gli incontri, i concerti in giro per il mondo, i ricordi. E poi i luoghi. E quel luogo fondamentale, di “odi et amo”, che è Sanremo, dove nel 1981 vince con “Per Elisa” e la sua vita cambia, ma dove già ci arriva nel 1965, lei che è nata nel 1954, per il Festival Internazionale dei Ragazzi, quando “ero ancora veramente piccolina”, per poi tornarci nel 1972 con una presenza discografica alla spalle. Alice di case discografiche ne ha cambiate, con il senso giusto del seguire la propria personale verità.

Il suo reportage di vita è descritto in maniera naturale, a volte poetica, il lettore ne ha cura, è avvinto da questo modo “da ragazza di campagna” di decidere da che parte stare. Viene facile partecipare alla richiesta che parte dal titolo: “L’unica via d’uscita è dentro”. Che si chiami onestà intellettuale, ricerca personale, ascolto. Vicinanza con i maestri come il filosofo armeno Gurdjieff, volontà di tornare alle origini di misteri fondamentali, fortunati desideri di recuperare antiche sonorità, musicisti dimenticati.

Poeti come Pasolini, in una terra di friulanità arcaica come questa, dove da tempo Alice ha scelto di vivere. Raccontando del suo progetto di canto nelle chiese e nelle basiliche, e dell’interessante ricerca del sacro nella musica, condotta insieme ai raffinati consigli di Francesco Messina, così scrive: «Finalmente la dimensione spirituale che il canto ha richiamato in me fin dalla tenera età ebbe modo di manifestarsi chiaramente, attraverso quei brani». E poi continua: «Finalmente mi sentii libera di esprimermi ed essere ciò che sono, al di là del giudizio o della considerazione o meno che gli altri mi riservavano».

E poi c’è l’affettuoso intreccio in tutte queste potenti pagine con Franco Battiato, che Alice definisce “l’eterno”, «per il quale non potrei mai smettere di provare gratitudine». Anche queste sono sue parole: «Per me è sempre importante poter rimarcare le combinazioni che si generano incrociando l’amicizia».

Ed “Eri con me”, Alice canta Battiato, al momento è il suo ultimo appassionato album.