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Volley, Zhu Ting a Conegliano: «Voglio vincere il Mondiale per club»

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«Mi hanno suggerito più volte di venire a Conegliano, voglio vincere con l’Imoco, a partire dal mondiale per club». Zhu Ting, ora non manca più nessuno. Nel firmamento di stelle della Prosecco Doc Imoco brilla un altro astro della pallavolo. È la banda cinese, superstar nel suo paese (e nn solo) e giocatrice implacabile sul taraflex. Vincente, formidabile, ma ancora affamata. La sua firma con le pantere è quasi passata in secondo piano: sarà per la sbornia del Grande Slam, per l’euforia dell’oro di Parigi o per lo sbarco di Gabi, Zhu è entrata quasi in punta di piedi nel globo gialloblù. Lo ha fatto con un reinserimento graduale partendo con un programma personalizzato, solo prossimamente comincerà il lavoro in gruppo. Ma la prima giocatrice cinese della storia dell’Imoco non può essere trattata come una qualsiasi: per l’oro olimpico vinto a Rio nel 2016 da miglior giocatore del torneo, per i mondiali vinti con la nazionale e con il Vakif e per le Champions che luccicano in bacheca. Ma oltre ai prestigiosi libri di storia c’è un recente passato da mettere in risalto: dopo l’anno di stop per i problemi al polso, Zhu (da pronunciare “giù”, badate bene) si è messa addosso la maglia di Scandicci e ha cominciato a rullare in Italia. Prima vincendo la Coppa Cev nel 2023, poi bastonando da posto 4 nelle ultime finali Scudetto proprio contro l’Imoco.

Zhu, perché ha deciso di rimanere nel campionato italiano e vestire i colori di Conegliano?

«Conosco bene l’Imoco da anni ormai, nel 2017 sono venuta al Palaverde, nella casa di Conegliano, per giocare la finale di Champions League. Tanti mi avevano suggerito di sposare questi colori, mi hanno convinta. Parliamo di una squadra forte che ha vinto tanto, spero di poter imparare molto e far parte di questo ambiente vincente».

Oltre al 2017 ha vinto la massima competizione europea nel 2018, ma 7 anni fa avrebbe mai pensato di tornare al Palaverde da giocatrice dell’Imoco?

«Quando giochi una finale così importante pensi solo a dare il massimo per la tua squadra in quel momento specifico, non lo avevo ancora immaginato all’epoca, ma ora eccomi qui».

Cosa l’ha impressionata maggiormente da avversaria di Conegliano?

«Le giocatrici soprattutto. Ce ne sono tante che hanno un livello eccellente, non posso che dirmi onorata di far parte di un roster così forte».

Come ha passato l’estate dopo l’Olimpiade? Sta bene fisicamente?

«Sto bene, dopo i Giochi mi sono riposata molto. Dopo questo periodo di pausa sono pronta».

Quali sono gli obiettivi stagionali?

«Spero di vincere il maggior numero di partite, l’obiettivo non può che essere che portare a casa tanti trofei».

Ha parlato con Santarelli o il suo staff durante le Olimpiadi o dopo?

«A Parigi ho incrociato diverse persone del mondo Imoco, ci siamo scambiati qualche saluto e basta. Ora mi sto ambientando nel club, sono arrivata solo lunedì, piano piano conoscerò tutti».

Conegliano ha già vinto la Supercoppa, ne mancano quattro all’appello di trofei da vincere. Attende con ansia il mondiale per club di dicembre nel suo paese?

«Non ho una preferenza particolare, gioco tutte le competizioni al massimo. Il mondiale per club è il primo obiettivo a livello temporale, sono particolarmente focalizzata su quello adesso».