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La peggior partenza dal ritorno in serie C: Triestina mai così in basso

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Lo scorso anno la miglior partenza dal ritorno in serie C, in questa stagione invece la peggiore. Sempre con la stessa proprietà e la stessa dirigenza. L’ottovolante alabardato di questi mesi è sintetizzato tutto in questi dati.

Appena dodici mesi fa, l’Unione viaggiava a gonfie vele, 16 punti dopo otto giornate e terzo posto in classifica, con un ambiente sulle ali dell’entusiasmo dopo l’incredibile rimonta nel recupero ai danni del Lumezzane.

Unico neo l’esilio forzato a Fontanafredda, che all’epoca si pensava ancora provvisorio.

Un anno dopo la classifica della Triestina è completamente ribaltata: dopo otto turni la squadra alabardata è al penultimo posto con appena 5 punti, ha vinto solamente una partita alla prima giornata, poi sono seguiti cinque ko di fila e l’esonero di Santoni.

Quindi due pareggi con la squadra affidata a Marino. L’aspetto più preoccupante è che si tratta di un avvio peggiore anche rispetto a quello di due anni fa, in quell’incubo di campionato dell’era Giacomini.

Anche all’epoca c’era già stato un cambio in panchina, dopo sette giornate Bonatti aveva lasciato il posto a Pavanel. Fatto sta che però quella Triestina dopo otto giornate aveva 7 punti: pochi, ma pur sempre due in più di quella attuale. Il che sta a testimoniare la gravità della situazione.

Anche due anni fa si contava sul fatto che si era appena a inizio campionato e che la squadra si sarebbe ripresa, poi tutti ricordano che la salvezza arrivò in extremis grazie una magia di Tavernelli nello spareggio con il Sangiuliano. Con in panchina Gentilini promosso dalla Primavera, proprio come adesso Marino. Qui sulla carta c’è una squadra con maggior qualità, ma con evidenti buchi nella rosa e soprattutto con tanti infortunati.

Insomma situazione da non sottovalutare, pensando proprio al paragone con gli scorsi anni. A parte il record positivo dello scorso campionato, l’Unione aveva sempre fatto molto meglio in questi anni dopo otto giornate. Prima dei 7 punti con Bonatti-Pavanel, c’erano stati i 9 raccolti da Bucchi, all’epoca peggior partenza perché gli anni precedenti lo start era stato molto convincente.

Super quello di Gautieri nella stagione 2020/21 con 14 punti, discreto quello con la staffetta Pavanel-Princivalli dell’anno precedente con 10, mentre l’anno della promozione sfiorata in B con Pava, si era partiti con 12 punti. Discreto anche il primo anno in C con Sannino, quando l’Unione aveva 10 punti.

Ma non solo: se l’attuale dato dell’attacco con 9 gol all’attivo è negativo ma non inedito (in due stagioni si era partiti con sole 8 reti segnate), lo score più allarmante è quello della difesa: mai la squadra alabardata aveva preso 14 gol in otto turni, anche due anni fa era andata meglio con 13 gol al passivo. Sotto questo aspetto, almeno, la minore perforabilità delle ultime due partite fa ben sperare per il futuro.

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