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Carniel: «Belluno Volley non ancora al top.  Ma per il campionato saremo al massimo»

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Dà ragione a coach Matteo De Cecco e ammette che per ora è un Belluno neanche a metà del proprio potenziale. Ma il direttore sportivo Alessandro Carniel è altresì convinto che la percentuale salirà in modo consistente entro domenica 20, quando alla Spes Arena arriverà il San Donà a inaugurare il campionato di serie A3 con l’unico derby veneto della stagione.

Certo è inevitabile auspicare qualcosa di diverso, rispetto alle prestazioni delle due amichevoli ravvicinate contro il Mantova, le quali hanno creato dubbi e non certo cementato certezze di una squadra in gran parte rinnovata. A ogni modo, ben venga rendersene conto in amichevole e non quando le partite mettono in palio i punti.

Tra l’altro mica tutto è da buttare, perché ad esempio è chiaro il ruolo di potenziali trascinatori del duo “vecchio – nuovo” composto dal confermato Andrea Schiro e dal colpaccio di mercato Gianluca Loglisci.

Inoltre, al di là della profondità di organico, sostituire l’infortunato capitan Fabio Bisi mica è facile.

Direttore, sensazioni dopo il doppio impegno contro i virgiliani che qualche punto di domanda lo ha lasciato in eredità?

«Le amichevoli contro il Mantova hanno ribadito l’esigenza di sistemare alcune cose. Nel dettaglio, siamo ancora indietro nell’intesa tra il palleggiatore e gli schiacciatori e più in generale l’attacco può rendere di più. Rimane la convinzione di avere tutto per crescere ancora in queste due settimane che separano dal derby».

State provando diverse soluzioni di gioco e uomini.

«È giusto non concentrarsi solo su sei, sette giocatori. Il roster è ampio, al di là dell’assenza di Bisi, perciò volevamo vedere le risposte da parte di tutti. Aggiungo comunque un’altra indicazione, riguardante la mole di lavoro fisico che ha senza dubbio caricato i giocatori. Quando sei appesantito fatichi a rendere al top. In generale, per ora abbiamo visto solo un 30 o 40% del nostro potenziale».

Schiro e Loglisci appaiono i più in forma.

«Andrea lo conosciamo, fa parte del roster del Belluno già dallo scorso anno e può fare la differenza. Quanto invece a Gianluca Loglisci, poco da dire: viene da campionati di serie A2 e per noi sarà un giocatore determinante».

Abbiamo spesso parlato della profondità e abbondanza del roster. In attesa appunto delle partite che contano per la classifica, a che punto è la creazione di un gruppo coeso?

«Sotto tale aspetto siamo molto avanti. L’ambiente è piacevole, i ragazzi sono già legati tra loro. In campo c’è quella sana rivalità indispensabile al fine di incrementare la competitività e mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte».

Novità su Bisi? Salterà di sicuro l’esordio?

«A breve avremo il responso della risonanza, perciò aspettiamo a valutare i tempi del rientro in campo. Intanto andremo avanti con la soluzione dei tre schiacciatori, compreso quel Mian che è il più adatto a ricoprire il ruolo di opposto. Non è detto comunque debba per forza saltare la partita contro San Donà e magari anche alcune delle successive. Gli esami strumentali saranno più chiari, sotto tale aspetto».