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Октябрь
2024

Part time flash per gli over 59: così l’Ulss Dolomiti trattiene gli infermieri

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Part time flash e part time ad hoc per gli over 59: l’Ulss 1 Dolomiti mette in campo una serie di iniziative per scongiurare le dimissioni volontarie degli infermieri, un fenomeno che dal 2020 ha colpito le strutture sanitarie bellunesi.

La soluzione è arrivata grazie alla collaborazione dei sindacati di categoria, che hanno portato sul tavolo le esigenze del personale.

Le dimissioni volontarie

Un’ottantina gli infermieri mancanti negli ospedali bellunesi secondo quanto riferisce Lorella Vidori, a capo del Nursing up bellunese, sindacato specifico degli infermieri.

«Nel 2023», spiega Vidori, le dimissioni precoci sono state appena sotto il 50% nella nostra azienda contro il 54% della Regione Veneto e hanno interessato personale over 40, quello con una larga esperienza. E i motivi sono i più vari. Ci sono dipendenti che, venendo da lontano, chiedono l’avvicinamento a casa, ma ci sono anche infermieri che lasciano l’ospedale per andare in casa di riposo, dove possono godere di una maggiore flessibilità oraria, perché scelgono la libera professione, per lavorare in enti privati quali farmacie o cooperative sanitarie o perché hanno deciso di cambiare mestiere».

Come trattenerli

«L’Ulss per trattenere il perdonale ha messo in atto una serie di iniziative», rivela Vidori.

«A chi vuole andarsene viene chiesto il motivo e, se possibile, l’azienda cerca di andare incontro alle esigenze. Stesso discorso con i nuovi assunti, che vengono inseriti, sempre nei limiti del possibile, nei reparti richiesti. Sono state aumentate anche le progressioni economiche e la quota dell’incentivo per le progettualità, portata a 40 euro lordi l’ora, contro i 30-38 euro di altre aziende. Sono stati fatti passi da gigante su questo fronte, anche se resta un problema: la mancanza di immobili dove ospitare i nuovi assunti, ma qui serve un lavoro sinergico con Comuni e politica. Da adeguare c’è anche lo stipendio che risulta essere dai 500 ai 1000 euro inferiore rispetto ad altri Paesi».

I nuovi part time

Da quest’anno la direzione strategica dell’Ulss dolomitica, sulla scorta delle richieste presentate dai sindacati, ha deciso di aumentare l’offerta di lavoro part time.

Uno strumento non molto utilizzato dalle pubbliche amministrazioni, soprattutto negli ospedali, dove è fondamentale avere la certezza della presenza del personale per tutto il turno, anche in considerazione della carenza di professionisti.

Nonostante questo, l’Ulss ha deciso di dare una risposta alle richieste dei lavoratori: sulla scorta dei suggerimenti dei sindacati, «è stato inserito un part time destinato agli over 59. Si tratta di personale infermieristico con una grande professionalità che non può essere dispersa, ma che fa i conti anche con la stanchezza di un lavoro impegnativo. L’azienda, in seguito ad un bando che è stato pubblicato a giugno, permetterà a chi dovesse farne richiesta di ridurre i tempi dei turni scegliendo tra le 18, le 24 o le 36 ore a settimana. Inoltre, in casi particolari di estrema necessità, come una malattia grave di un congiunto o altro, c’è la possibilità di concedere in 15 giorni un part time straordinario. In questo caso il via libera dovrà arrivare dalla commissione sanitaria. Parliamo di una serie di strategie pensate per agevolare il personale ed evitare che si crei un malcontento e una stanchezza che spesso può indurre a lasciare l’impiego», commenta Vidori.

Per la responsabile di Nursing Up c’è un altro problema: quella infermieristica non è più una professione così appetibile come un tempo: «Basta considerare il tipo di vita che uno è costretto a fare e agli orari impegnativi che lasciano poco spazio alle relazioni esterne».