Mohammed Hannoun colpito dalle sanzioni Usa. L'accusa: «La sua Ong fittizia finanzia i terroristi di Hamas»
«Apprendo che l'ufficio del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, incaricato di applicare le sanzioni economiche contro persone e organizzazioni considerate una minaccia per la sicurezza nazionale, ha aggiunto Mohammed Hannoun all’elenco di persone e gruppi con cui è proibito avere rapporti commerciali. L’architetto Hannoun, dunque, secondo il Dipartimento di Stato americano sarebbe il terminale in Italia di una serie di fondi che transitano da associazioni europee direttamente sui conti correnti di Hamas. In più occasioni Hannoun ha avuto rapporti con la politica italiana di sinistra, da Stefania Ascari, a Laura Boldrini, fino a Nicola Fratoianni, che in più occasioni si sono trovati a sponsorizzarne le attività che con spregiudicatezza lui faceva passare per attività benefiche. Mi aspetto una netta presa di distanza delle sinistre, sempre troppo timide se non silenziose su questi temi, da questo soggetto ormai ritenuto a tutti gli effetti un finanziatore di Hamas». A proposito delle frequentazioni politiche di Mohammed Hannoun: Alberto Pagani, già parlamentare del Partito Democratico e oggi docente universitario, a commento della vicenda scrive su Facebook: «Quando chiesero di essere auditi in Parlamento, presentandosi come organizzazione umanitaria, consigliai ai miei compagni di Partito di starne alla larga. Ma non c’è niente di più fastidioso di avere ragione in ritardo».
Ieri l'ufficio del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, incaricato di applicare le sanzioni economiche contro persone e organizzazioni considerate una minaccia per la sicurezza nazionale (Ofac), ha aggiunto Mohammed Hannoun alla lista degli «Individui ed Entità Designati in Modo Specifico (Sdn)». Questo elenco comprende persone e gruppi con cui è proibito avere rapporti commerciali. Chiunque sia inserito in questa lista vede i propri beni bloccati e non può effettuare transazioni finanziarie con cittadini o imprese americane. Si tratta di un durissimo colpo per Hamas, a un anno esatto dal massacro del 7 ottobre 2023 perpetrato dall'organizzazione terroristica. Hounnoun è uno dei principali esponenti in Europa del sistema di finanziamento clandestino di Hamas, che si presenta come un operatore umanitario che raccoglie fondi per Gaza attraverso diverse organizzazioni, tra cui l'Associazione di solidarietà con il popolo palestinese. Dopo l'arresto di Abu Rashid nei Paesi Bassi (finanziamento illegale del terrorismo), Hannoun è diventato la punta di diamante all'interno della rete di associazioni europee che inviano risorse economiche ad Hamas nella Striscia di Gaza. Tutti soldi che servono ad armare l’organizzazione. Secondo l’Ofac «Mohammad Hannoun (Hannoun) è un membro di Hamas con sede in Italia che ha fondato la Charity Association of Solidarity with the Palestinian People, o Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Abspp), un ente di beneficenza fittizio in Italia che apparentemente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma in realtà aiuta a finanziare l'ala militare di Hamas. Come dirigente dell'Abspp, Hannoun ha inviato denaro a organizzazioni controllate da Hamas almeno dal 2018. Ha sollecitato finanziamenti per Hamas con alti funzionari di Hamas e ha inviato almeno 4 milioni di dollari ad Hamas in un periodo di 10 anni». Ma non è tutto perché Hannoun e Abspp «sono stati designati per aver materialmente assistito, sponsorizzato o fornito supporto finanziario, materiale o tecnologico, oppure beni o servizi a sostegno di Hamas». E ora che succederà all’architetto considerato uno dei principali finanziatori di Hamas che da ormai un anno agita le proteste nelle piazze e nelle università italiane e che ben conosce i palazzi italiani del potere, viste le sue assidue frequentazioni descritte da Sara Kelany? Sicuramente troverà un modo per continuare le sue attività, tuttavia, con la sua aggiunta alla lista Sdn, Hannoun e le sue organizzazioni non potranno effettuare operazioni finanziarie con entità statunitensi.
Da tempo l’analista Giovanni Giacalone lancia l’allarme sulle attività delle Ong con a capo l’architetto sanzionato ieri: «La questione della raccolta fondi messa in atto da Mohammad Hannoun va avanti da parecchi anni. L’Abspp era stata più volte accusata di finanziare Hamas; basti pensare che a fine 2021, dopo diverse segnalazioni all’Antiriciclaggio, un importante istituto di credito sospese l’operatività sui conti dell’associazione per una serie di anomalie: dalla mancata iscrizione al registro dell’Agenzia delle Entrate alla massiccia movimentazione di contante, in alcuni casi a soggetti iscritti nelle black list dei database europei». Già nel 2023 anche Poste italiane aveva chiuso il rapporto con l’associazione di Hannoun e poco dopo anche PayPal e altri operatori, tra cui Visa, Mastercard e American Express avevano bloccato le transazioni intestate a Hannoun e alla sua associazione e le autorità israeliane avevano tra l’altro già chiesto a quelle italiane di provvedere con il sequestro dei fondi. Come ricorda Giovanni Giacalone, «Hannoun aveva quindi chiesto ai suoi sostenitori di consegnare direttamente del denaro contante recandosi presso le rispettive sedi della sua associazione; modalità poco efficace per raccogliere ingenti somme. A marzo 2024 arrivava quindi una nuova iniziativa di Hannoun, presentata presso la parrocchia di San Lorenzo di Lucina, e con un nuovo Iban, quello di Modestino Preziosi, indicato dal palestinese su Facebook come «testimonial e il garante del Convoglio Umanitario della Pace per Gaza» e con causale Convoglio umanitario per Gaza. Tra i promoter anche Alfredo «Faysal» Maiolese, presidente della Lega Musulmana Europea e monsignor Tommaso Stenico». Dello spericolato architetto che vive sulle colline genovesi se ne era occupato sulle pagine de La Verità il 27 ottobre 2023 Giacomo Amadori che raccontava non solo la genesi delle attività di Hannoun nel nostro Paese ma anche di alcune sue dichiarazioni ad esempio: «Tutte le accuse che provengono da Israele non mi fanno né caldo, né freddo perché si tratta di un criminale che accusa una persona civile come me di terrorismo. Io non ho mai lanciato un missile o una bomba, vivo da persona perbene. Il mio compito è smascherare la faccia criminale dell’entità sionista e questo lo farò per sempre». All’ufficio del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti però la pensano diversamente.
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