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Октябрь
2024

Scoperta una casa del sesso ad Albignasego, denunciato un insospettabile professionista

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L’accusa è pesante, favoreggiamento della prostituzione. Da quanto è stato trovato in un appartamento di sua proprietà, una oggettistica tipica di un sexy shop, ci sono ben pochi dubbi su cosa si svolgesse all’interno. Anche se, va detto, il professionista, molto conosciuto e stimato, avrebbe riferito agli investigatori che il suo appartamento era in uso ad una sua ex compagna e lui era all’oscuro di tutto.

Tutto nasce nel maggio scorso, in una palazzina di decine di appartamenti ad Albignasego.

Vengono chiamati i carabinieri alle 2 di notte per schiamazzi e rumori vari che arrivano da un appartamento. Quando i militari arrivano, raccomandano ai presenti di non fare rumore in un orario più deputato al riposo che alla feste.

Ma quando si apre la porta notano qualcosa di piccante e decidono di approfondire: hanno il forte sospetto che si stia svolgendo un festino a base di sesso. Raccomandano di smettere con i rumori e tutto sembra finito lì. Ma invece, di concerto con la procura, scatta una indagine serrata.

Si accerta che quell’appartamento è di proprietà di un professionista sessantenne e si scopre che quella casa è legata ad un preciso annuncio hard. Lo scorso 3 ottobre, la procura autorizza un decreto di ispezione dell’appartamento. Alle 7.05 del mattino, i carabinieri suonano ma non apre nessuno. Quindi decidono di andare sul posto di lavoro del padrone di casa, che raggiunge l’appartamento e apre la porta.

Fornisce versioni contrastanti sull’uso di quella casa ma alla fine racconta di aver concesso l’uso dell’immobile alla sua ex fidanzata romena.

Il sopralluogo evidenzia come l’appartamento non sia abitato, visto che il frigo è vuoto e pure il freezer e non c’è nessun genere alimentare. Non ci sono nemmeno un quantitativo di pentole e stoviglie che possano giustificare una routine quotidiana riconducibile ad un uso stabile.

Ma c’è di tutto e di più per il piacere sessuale, da creme ad oggetti particolari, da bende a “collari umani”, maschere ed altri oggetti di gioco sadomaso.

Inoltre nell’appartamento c’erano cartelli, tipici di una struttura ricettiva e non di un appartamento privato, con l’indicazione della raccolta differenziata, di dove riporre le lenzuola usate e di lasciare il telecomando dell’aria condizionata al solito posto.

Estroso pensare che ci abita li affigga per ricordarselo, anche se il padrone di casa avrebbe detto che si trattava di un aiuto alla memoria. Anche nella zona garage c’erano cartelli che indicavano dove gettare i mozziconi delle sigarette.